Page 35 - 103-118 LAGOMARSINO, COSTANTINI, PAGLIAI II bozza:orientamento I bozza
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Le sistemazioni idraulico-forestali
                                                per la conservazione e l’incremento della biodiversità


                  diamento della vegetazione e non impedisce i flussi migratori
                  della fauna ittica (fig.3).
                  Parchi e riserve in Italia si trovano per lo più nei rilievi montani
                  e collinari e sono drenati da corsi d’acqua sistemati o da siste-
                  mare, facenti parte della rete idrografica che dalle cime montuo-
                  se giunge al mare, per la quale già da tempo si postula la neces-
                  sità della riqualificazione ambientale. Le opere idrauliche vanno
                  adeguate a tale compito aggiuntivo di costituire reti ecologiche
                  di estensione tale da consentire spostamenti massicci, altitudina-
                  li e longitudinali, delle forme viventi geneticamente diverse.
                  Nelle figure 4 e 5 si forniscono nuovi esempi di tali modifiche,
                  ma il concetto di catena funzionale può generare nuove tipolo-
                  gie sistematorie, ricorrendo se necessario anche alle tecniche
                  dell’ ingegneria naturalistica.
                  Per rafforzare questo ruolo delle sistemazioni come ‘uscite di
                  sicurezza’ dei luoghi dov’è assediata la biodiversità, per consen-
                  tirne la conservazione durante i probabili cambiamenti climatici,
                  bisognerebbe sapere, però, dove si trovano le sistemazioni da
                  mantenere e modificare per renderle atte a questo nuovo ruolo.
                  Tranne che nelle Province autonome di Bolzano e di Trento, e in
                  qualche Regione, manca in Italia il catasto delle opere di siste-
                  mazione idraulico-forestale. Bisognerebbe cominciare da lì per
                  selezionare quelle adatte ad assumere questo nuovo ruolo.


                  Esempi di incremento della biodiversità

                  Come primo esempio di incremento della biodiversità determi-
                  nato da una sistemazione idraulico-forestale, riporto quanto ho
                  avuto modo di osservare in Portogallo nel 1967 su incarico della
                  Direzione generale dell’Economia montana e delle Foreste. Trat-
                  tasi di un caso di dissesto idrogeologico a carico dei torrenti da
                  disfacimento che solcano le colline plioceniche di Leiria nel baci-
                  no del Rio Lis. Queste formazioni sabbiose, ricoperte da estese
                  pinete di Pinus pinaster, malgrado l’elevato coefficiente di bosco-
                  sità, all’epoca della visita erano in preda a processi di erosione
                  rimontante - innescata dalla quota di recapito nel collettore - la
                  quale essendo regolata dai bassi valori della pendenza di equili-
                  brio che di solito si stabiliscono nelle rocce tenere e nei terreni



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