Page 21 - 103-118 LAGOMARSINO, COSTANTINI, PAGLIAI II bozza:orientamento I bozza
P. 21
Il ruolo dei consorzi di bonifica per la mitigazione del rischio idraulico
l’impetuosa e disordinata urbanizzazione: si registra una incon-
trollata occupazione di suolo da parte di insediamenti abitativi,
impianti industriali e reti di servizi con rilevanti modifiche del
regime delle acque superficiali e sotterranee.
È stato calcolato che in 40 anni dal 1950 al 1990 si sono persi oltre
8,5 milioni di ettari di suolo (un consumo medio annuo di
213.349 ettari); nei quindici anni successivi dal 1990 al 2005 si
sono persi ulteriori 3,6 milioni di ettari (un consumo medio
annuo di 244.202 ettari). In totale quindi una superficie di oltre
12 milioni di ettari pari alla somma delle superfici delle regioni
Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Vene-
to, Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia-Romagna.
La modesta superficie di pianura del nostro Paese per ben 7,1 milio-
ni di ettari è servita da opere di scolo gestite dai Consorzi di bonifi-
ca e, di questi, 1,2 milioni di ettari richiedono il sollevamento mec-
canico dell’acqua, attraverso l’esercizio di 754 impianti idrovori. La
rete di canali di scolo si sviluppa per circa 92.000 chilometri.
L’adeguamento delle opere di bonifica idraulica è condizione
fondamentale per la salvaguardia ambientale e per assicurare,
non solo l’esercizio della nostra agricoltura e il suo sviluppo, ma
la possibilità di avere un territorio vivibile ove la popolazione
possa vivere, lavorare, muoversi ed esercitare le proprie attività,
un territorio peraltro che costituisce una importante meta turi-
stica per le sue bellezze artistiche e ambientali.
D’altra parte vi sono estese zone del Paese dove la bonifica
idraulica deve essere adeguata alle intervenute esigenze del ter-
ritorio italiano, non più rurale ma ora estremamente urbanizza-
to, e alle variazioni climatiche in atto.
Non si tratta di paludi o stagni da prosciugare ma di terreni da
sistemare idraulicamente.
Si può affermare che anche la produttività della maggior parte
dei terreni agricoli dipende dalla efficienza della rete di bonifica;
la quale conferisce sicurezza idraulica agli insediamenti civili,
alle città e ad altri impianti industriali e commerciali nei com-
prensori di bonifica (basti ricordare l’Agro Pontino e vaste zone
della Pianura Padana della Lombardia e del Veneto, gli aeropor-
ti di Fiumicino e di Venezia, la ferrovia Roma-Napoli, l’autostra-
da Firenze-Roma).
24 - SILVÆ - Anno VI n. 14