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Il ruolo dei consorzi di bonifica per la mitigazione del rischio idraulico


                  Con le modifiche fisiche del territorio nel tempo cambiavano
                  anche le condizioni sociali del Paese. Così, mentre il forte
                  aumento del costo del lavoro sommato ad altri fattori avrebbe
                  imposto l’adeguamento, l’ammodernamento e l’automazione
                  dei vecchi impianti e il rinnovamento dei canali, l’attività agri-
                  cola, a cui la bonifica idraulica è stata sempre collegata, veniva
                  relegata ai margini degli investimenti nazionali; il che ha porta-
                  to, negli ultimi decenni, a finanziamenti assolutamente insuffi-
                  cienti non soltanto per l’adeguamento e l’ammodernamento
                  delle opere pubbliche, ma anche per gli interventi di manuten-
                  zione straordinaria.
                  In conseguenza di ciò si è verificato un notevole degrado degli
                  ambienti rurali in vaste aree del nostro Paese, in particolare nelle
                  zone di collina e di bassa montagna, dove è andata aumentando
                  l’erosione del suolo con tutti i negativi effetti che ne derivano.
                  Tali effetti, che sono resi evidenti anche nelle zone di pianura, si
                  verificano con sempre maggiore frequenza in ragione della
                  variabilità climatica in atto.
                  Per evitare l’ulteriore decadenza del nostro patrimonio fondia-
                  rio, il degrado dell’ambiente rurale e delle produzioni agricole, e
                  per scongiurare allagamenti che possono essere disastrosi per
                  tutta la comunità, è necessario attuare un organico piano plu-
                  riennale che assicuri la continuità dell’azione.
                  Occorre, infine, rimediare all’oblio in cui sono stati tenuti i
                  numerosissimi, piccoli corsi d’acqua naturali, che, scendendo
                  dalle colline, solcano le pianure e, quando attraversano un com-
                  prensorio di bonifica, necessariamente richiedono opere che
                  sono di bonifica idraulica.
                  Spesso si dimentica che in Italia, data la sua configurazione oro-
                  grafica, vi sono migliaia di piccoli corsi d’acqua naturali, che rac-
                  colgono le precipitazioni che cadono sulle colline e confluiscono
                  nelle convalli. Questi piccoli corsi d’acqua sono dimenticati da
                  tutti. Non sono pubblici perché raramente sono classificate le
                  opere idrauliche; non sono oggetto delle cure degli agricoltori
                  che hanno quasi completamente abbandonato tali aree che quin-
                  di non si giovano neanche più delle sistemazioni agricole.
                  Peraltro anche le situazioni segnalate spesso non sono oggetto di
                  interventi per la cronica mancanza di finanziamenti.



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