Page 26 - 103-118 LAGOMARSINO, COSTANTINI, PAGLIAI II bozza:orientamento I bozza
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Il ruolo dei consorzi di bonifica per la mitigazione del rischio idraulico
Correttamente va, però, ricordato che la legge finanziaria 2010
ha destinato 900 milioni di euro – poi ridotto a 800 – a piani
straordinari per la sicurezza del territorio del nostro Paese per
gli interventi aventi priorità assoluta, atti a rimuovere le situa-
zioni a più elevato rischio idrogeologico. Si è deciso di procede-
re alla loro utilizzazione attraverso accordi di programma con le
Regioni, che contemplino il cofinanziamento regionale e defini-
scano la scala di priorità degli interventi, individuata anche sen-
tite la Protezione civile e le Autorità di bacino.
Risulta che sono stati stipulati tra il Ministero dell’Ambiente,
della Tutela del Territorio e del Mare e le Regioni accordi di pro-
gramma che individuano specifici interventi e le relative prio-
rità, con un impegno complessivo di oltre 2 miliardi di euro tra
finanziamento statale e cofinanziamento regionale.
L’iniziativa assume particolare significato sia per il coinvolgi-
mento di tutti i soggetti interessati, che consente di tener conto
delle esigenze provenienti dal territorio sia di coinvolgere anche
gli enti specificamente competenti.
Da alcuni elenchi delle opere contemplate negli accordi di pro-
gramma emerge che molti interventi previsti rientrano tra quel-
li proposti dai Consorzi di bonifica che figurano anche tra gli
enti attuatori.
A prescindere dalla circostanza che, purtroppo, le regole proce-
dimentali in vigore nel nostro Paese non hanno ancora consenti-
to l’inizio dell’attuazione degli accordi di programma, appare
evidente l’esiguità delle risorse finanziarie se si tiene presente, le
proposte corrispettive dei soli Consorzi di bonifica per i territori
di loro competenza.
L’ANBI, quest’anno ha ritenuto di adeguare le proposte già for-
mulate tenuto conto che si è ulteriormente aggravata la situazio-
ne già notevolmente disastrata rendendo necessari anche ulte-
riori interventi per il ripristino dell’efficienza delle opere idrau-
liche danneggiate.
Le azioni più urgenti risultano la realizzazione di sistemazioni
idrauliche e la regimazione di fossi e corsi d’acqua minori; il rifa-
cimento, risagomatura e ammodernamento delle reti di bonifica;
realizzazione, adeguamento e rifacimento di briglie ed altre
opere di bonifica; sistemazioni idraulico forestali ed idraulico
SILVÆ - Anno VI n. 14 - 29