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Il ruolo dei consorzi di bonifica per la mitigazione del rischio idraulico


            Correttamente va, però, ricordato che la legge finanziaria 2010
            ha destinato 900 milioni di euro – poi ridotto a 800 – a piani
            straordinari per la sicurezza del territorio del nostro Paese per
            gli interventi aventi priorità assoluta, atti a rimuovere le situa-
            zioni a più elevato rischio idrogeologico. Si è deciso di procede-
            re alla loro utilizzazione attraverso accordi di programma con le
            Regioni, che contemplino il cofinanziamento regionale e defini-
            scano la scala di priorità degli interventi, individuata anche sen-
            tite la Protezione civile e le Autorità di bacino.
            Risulta che sono stati stipulati tra il Ministero dell’Ambiente,
            della Tutela del Territorio e del Mare e le Regioni accordi di pro-
            gramma che individuano specifici interventi e le relative prio-
            rità, con un impegno complessivo di oltre 2 miliardi di euro tra
            finanziamento statale e cofinanziamento regionale.
            L’iniziativa assume particolare significato sia per il coinvolgi-
            mento di tutti i soggetti interessati, che consente di tener conto
            delle esigenze provenienti dal territorio sia di coinvolgere anche
            gli enti specificamente competenti.
            Da alcuni elenchi delle opere contemplate negli accordi di pro-
            gramma emerge che molti interventi previsti rientrano tra quel-
            li proposti dai Consorzi di bonifica che figurano anche tra gli
            enti attuatori.
            A prescindere dalla circostanza che, purtroppo, le regole proce-
            dimentali in vigore nel nostro Paese non hanno ancora consenti-
            to l’inizio dell’attuazione degli accordi di programma, appare
            evidente l’esiguità delle risorse finanziarie se si tiene presente, le
            proposte corrispettive dei soli Consorzi di bonifica per i territori
            di loro competenza.
            L’ANBI, quest’anno ha ritenuto di adeguare le proposte già for-
            mulate tenuto conto che si è ulteriormente aggravata la situazio-
            ne già notevolmente disastrata rendendo necessari anche ulte-
            riori interventi per il ripristino dell’efficienza delle opere idrau-
            liche danneggiate.
            Le azioni più urgenti risultano la realizzazione di sistemazioni
            idrauliche e la regimazione di fossi e corsi d’acqua minori; il rifa-
            cimento, risagomatura e ammodernamento delle reti di bonifica;
            realizzazione, adeguamento e rifacimento di briglie ed altre
            opere di bonifica; sistemazioni idraulico forestali ed idraulico


                                                             SILVÆ - Anno VI n. 14 - 29
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