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Il ruolo dei consorzi di bonifica per la mitigazione del rischio idraulico
agrarie; ristrutturazione, ammodernamento e potenziamento
delle idrovore esistenti e delle infrastrutture connesse; realizza-
zioni di nuovi impianti idrovori; manutenzione straordinaria ed
espurgo di alvei e foci di corsi d’acqua; ripristino di opere idrau-
liche danneggiate da eventi alluvionali; consolidamenti arginali,
stabilizzazioni degli alvei e delle sponde; realizzazione e poten-
ziamento dei bacini per la laminazione delle piene e delle vasche
di espansione; ristrutturazione chiaviche; realizzazione canali
scolmatori; consolidamento di frane e ripristino dei dissesti.
Si tratta ovviamente di indicazioni relative ad azioni per le quali
vi è la competenza dei Consorzi di bonifica.
Il piano proposto, quest’anno, contiene 2.519 interventi per un
importo complessivo di 5.723 milioni di euro.
Si è certamente consapevoli delle difficoltà connesse al debito
pubblico, ma è indispensabile individuare soluzioni idonee per
il reperimento delle risorse, anche attraverso una proiezione
quindicennale dell’impegno di spesa, che potrebbe realizzarsi
mediante mutui, secondo una soluzione già adottata nel recente
passato.
Si tratta altresì di valutare quali siano le possibilità di utilizzo dei
fondi dell’Unione Europea giacché l’approvazione della Diretti-
va 2007/60/CE sulla riduzione del rischio idraulico attesta una
forte sensibilità a tale tema e quindi si potrebbe trovare adesione
per l’inserimento, tra gli assi prioritari, delle azioni e degli inter-
venti per la difesa del suolo ed in particolare per la riduzione del
rischio idrogeologico.
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