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Un nuovo concetto di ruralità
UN NUOVO CONCETTO
DI RURALITÀ
di Silvio Barbero*
L’intervento dell’uomo negli anni ha impresso al nostro Paese una fisiono-
mia ben precisa. Le scelte di produttivismo massificato assistito e di coltivazio-
ne intensiva, effettuati senza interventi programmatici sono stati spesso causa
di eventi naturali catastrofici che hanno segnato profondamente il nostro terri-
torio, soprattutto da un punto di vista paesaggistico. Il depauperamento del
suolo ha portato all’estinzione di animali e vegetali, a scandali alimentari a alla
scomparsa delle piccole produzioni di qualità. Slow Food, attraverso una pre-
cisa strategia, mirata alla tutela e alla salvaguardia di produzioni storiche che
stavano scomparendo, ha creato dei veri e propri “Presidi” che cercano di rivi-
talizzare microeconomie e zone agricole dimenticate. Un nuovo concetto di
ruralità da affiancare ad un’agricoltura ecosostenibile, biologica e tradizionale.
In the years human intervention has given our Country precise external features.
Carried out without programmatic interventions, the choices of assisted mass-pro-
ductivity and intensive farming have often been cause of natural disasters, which
have profoundly marked our territory, especially from a landscape point of view. The
depletion of the soil has led to the extinction of animals and plants, to food scandals
and to the disappearance of small productions of quality. Through a clear strategy,
aimed at the protection and preservation of historical productions that were disap-
pearing, Slow Food, has created some real "facilities" which try to revitalize micro-
economies and forgotten farming areas. A new concept of rural nature to be placed
side by side with a sustainable, organic and conventional agriculture.
on il termine antropizzazione si indica il risultato dell’at-
tività dell’uomo sul territorio e sulle sue caratteristiche:
Cl’agricoltura disegna il paesaggio da sempre, plasma le
nostre terre esattamente come gli impianti industriali e tutte le
altre attività umane. Le colture classiche e le tecniche tradiziona-
li utilizzate per coltivarle hanno impresso dopo un lunghissimo
“adattamento locale” una fisionomia ben precisa al nostro Paese.
Scelte diverse da quelle storiche - frutto di secoli di pratica, di
verifica empirica, di conoscenze armoniche con la natura –
hanno espresso cambiamenti molto repentini in questo lento
processo di modellamento; quando introdotte possono cambiare
* Segretario Nazionale Slow Food Italia
SILVÆ - Anno VI n. 13 - 87