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Filiera agroalimentare: sicurezza e difesa dei prodotti nazionali


            ed alla scomparsa di intere popolazioni. Si ricorda che affamare
            i popoli impedendogli di procurarsi il cibo è sempre stata un
            arma attraverso la quale conquistare territori stremando i nemi-
            ci. Da qui si evince come l’approvvigionamento e le disponibilità
            di derrate alimentari costituisca un servizio essenziale non solo
            per il benessere della popolazione, ma, soprattutto, per la sicu-
            rezza nazionale: basti pensare alle disastrose conseguenze dei
            disordini sociali causati dalla corsa all’accaparramento del cibo.
            La filiera agroalimentare è, quindi, una infrastruttura critica e,
            come tale, va protetta da attacchi intenzionali. L’Italia, rispetto
            agli altri Paesi Europei presenta, purtroppo, il più alto grado di
            polverizzazione delle fasi produttive (agricola e industriale)
            della filiera agroalimentare rendendola, così, una infrastruttura
            critica ancor più difficile da far funzionare, controllare e, ancora,
            difendere.
               Una serie di eventi hanno dimostrato come essa sia assogget-
            tata alle stesse minacce terroristiche tipiche delle altre infrastrut-
            ture, eventi per i quali si deve, ormai, parlare di “food terrori-
            sm”, cioè “terrorismo alimentare”, definito nel 2002 dalla WHO
            (World Health Organization) come «un atto o una minaccia di deli-
            berata contaminazione degli alimenti destinati all’alimentazione
            umana con agenti biologici, chimici e fisici o con materiali radio nuclea-
            ri con lo scopo di causare ferite o morte nella popolazione civile e/o
                                                               17
            distruggere la stabilità sociale, economica o politica» . Anche se non
            esplicitamente dichiarato, tale definizione comprende anche i
            mangimi per gli animali destinati direttamente, o indirettamen-
            te attraverso i loro prodotti (esempio latte), all’alimentazione
            umana ed all’acqua usata per la preparazione dei cibi. L’acqua
            “da bere” costituisce un capitolo a se.
               Il “terrorismo alimentare”, insieme alla sicurezza alimentare
            intesa come “food safety” richiedono, quindi, lo sviluppo del
            prima citato sistema di difesa degli alimenti che va sotto il nome
            di “food defense” ed è per questo che la Comunità Europea, nel-


            17  «Food terrorism is an act or threat of deliberate contamination of food for human consump-
               tion with biological, chemical and physical agents or radionuclear materials for the purpose
               of causing injury or death to civilian populations and/or disrupting social, economic or polit-
               ical stability», World Health Assembly Resolution,  Global Public Health Response to Natural
               Occurrence, Accidental Release or Deliberate Use of Biological and Chemical Agents or Radionuclear
               Material that Affect Health, WHA.55.16, 2002.

                                                             SILVÆ - Anno VI n. 13 - 47
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