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Ierobotanica rituale e fitonimie sacre greco-italiche
ra elix). Anche gli oracoli di Praeneste erano resi tramite lettere
misteriose incise sulla corteccia di quercia, l’albero divino degli
oracoli e della saggezza; le stesse foglie di alcuni alberi pertanto
furono utilizzate per i diversi responsi oracolari (5). Difatti un
grande albero, fece notare lo studioso Kaiti, crescendo lentamente
possiede un’aura assai intensa e potente, ed una sua peculiare
“personalità” così forte da esser esteriorizzata, sul piano sottile,
nella sua particolare impronta che conferisce all’ambiente circo-
stante (6). Tuttavia è necessario, a volte, fare attenzione ad inevita-
bili luoghi comuni sui culti degli alberi o su religioni naturalistiche,
generalizzati per tutto l’arco della preistoria europea. Infatti, dal-
l’età del bronzo agli inizi dell’età del ferro, l’Europa occidentale ha
conosciuto soprattutto culti astronomici e solari e, come di recente
è stato fatto rilevare, “les traces d’un culte de l’arbre sont extrema-
ment rares [...]. Le bois sacré ne sarait apparu que progressivement
et tardivement” (7). Una valenza guerriera ed iniziatica del culto
dell’albero presso gli antichi germani, si può poi evincere da un
passo dello stesso Tacito in cui “Effigies et signa quaedam detracta
lucis in proelium ferunt” (Germ. VII). Il Drunemeton era quindi il
boschetto sacro di querce (greco δpυς < i.e. Dry-), luogo di riunio-
ne ed incontro delle tribù celto-galate che, in un senso più ampio,
può ritenersi anche un vero tempio druidico in mezzo alla foresta.
Proprio uno di questi boschi sacri ai celto-druidi, quello di Messa-
liotes vicino Marsiglia, è l’insieme di alberi che Cesare ordinerà di
abbattere, dopo aver lui stesso per primo compiuto il sacrilegio di
tagliare con una scure un’altissima quercia, avendo già osservato
alcuni particolari scrupolosamente riportati da Lucano (Fars. III,
399-429; 436-437). Così anche il console romano Svetonio Paolino
fa distruggere nell’isola di Mona (Anglesey) i boschi sacri dei Bri-
tanni, ove la regina Budicea fece sacrificare alcune matrone romane
per propiziare l’imminente battaglia contro le legioni romane (Dio.
Cassio, Stor. Rom., LXII, 6, 7; Tac., Ann., XIV, XXX).
La Silua: la foresta iniziatica delle origini
Prima ancor che al bosco ed al singolo albero, è al tema della
selva primordiale, la silua, e quindi alla foresta iniziatica delle
origini, l’υλη (Herod. V, 23) incontaminata, non alterata dall’uo-
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