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La criminalità organizzata peninsulare come fatto sociale totale


            Nella teorizzazione di Coleman quindi questo tipo di capitale è una
            risorsa per individui in specifici tessuti di relazione. Ne derivano una
            serie di conseguenze. Anzitutto il capitale sociale è una risorsa impor-
            tante per lo sviluppo solo al concorrere di determinate circostanze
            che attengono a una serie di condizioni strutturali e di contesto. In
            secondo luogo relazioni sociali che costituiscono capitale sociale per
            un tipo di attività possono essere di impedimento per altre.
            Il capitale sociale, proprio in quanto inerente alla struttura delle
            relazioni sociali, non appartiene in modo esclusivo alle persone
            che ne traggono beneficio. Ciò spiega da un lato il fatto che i van-
            taggi che ne derivano siano sottovalutati, dall’altro la scarsa
            disponibilità degli attori ad investire nella sua produzione. Per-
            tanto spesso il capitale sociale è un sottoprodotto di altre attività
            sociali. Si tenga presente inoltre che nei suoi aspetti di bene pub-
            blico esso può esaurirsi nel tempo qualora non venga usato.
            Lo sviluppo del capitale sociale dipende da alcune proprietà
            della struttura sociale quali la chiusura delle reti sociali, la conti-
            nuità e la molteplicità delle relazioni. Tra i diversi tipi di struttu-
            re sociali che favoriscono la formazione di capitale sociale sono
            dunque da segnalare:
            • reti relazionali chiuse o comunque ad elevata densità;
            • organizzazioni sociali appropriabili, vale a dire tessuti rela-
               zionali che possono essere orientati in direzioni di fini diversi
               da quelli per cui originariamente si sono formati.
            La presenza di questi tipi di strutture sociali risulta evidente se si
            prende in considerazione il caso della mafia. I mafiosi tendono infat-
            ti ad intrecciare reticoli sociali ad elevata densità e a manipolare per
            i propri scopi reti di relazioni diversamente finalizzate. Essi riesco-
            no così a creare ed accumulare capitale sociale. Una lettura del feno-
            meno mafioso in termini di capitale sociale presuppone dunque di
            focalizzare l’attenzione sulla capacità e sulle risorse relazionali dei
            mafiosi. Gli associati presentano una elevata dotazione di capitale
            sociale che traggono dalle relazioni instaurate con altri attori.

            Conclusioni

            A questa punto sarà utile riprendere l’incipit del discorso per chia-
            rire in quale direzione muovano - alla luce di quanto svolto - le


                                                            SILVÆ - Anno VI n. 13 - 253
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