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Angelo Borghetti, un grande forestale del secolo XX
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Scienze forestali . Entrato nell’amministrazione del Corpo Reale
delle Foreste già nel dicembre dello stesso anno, prestò servizio
inizialmente a Belluno, poi a Genova e, per un quadriennio, dal
1899 a Roma presso il Ministero dell’Agricoltura, finché nel
marzo del 1903 fu destinato alla Sottoispezione Forestale di Tre-
gnago che allora dipendeva dall’Ispezione Forestale di Vicenza,
non essendovi a Verona uffici forestali con giurisdizione sulla
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provincia . Dal 1903 al 1913 dedicò la sua fervida attività e le sue
conoscenze scientifiche al restauro ambientale dei bacini idro-
grafici delle Prealpi Lessiniche. Il Borghetti conosceva bene le
cause del disordine idrogeologico presente nei rilievi montani e
nelle zone collinari moreniche della provincia di Verona, sogget-
ti per la loro natura geologica a sfaldamenti e frane, fenomeni
aggravati dagli effetti negativi dei disboscamenti e dalla cattiva
gestione dei pochi boschi esistenti. Sapeva molto bene che, agli
effetti della buona sistemazione di un bacino idrografico monta-
no, se contribuiscono assai le opere strettamente idrauliche,
come le briglie o serre e le difese spondali allo scopo di conse-
guire una pendenza di equilibrio del corso d’acqua, maggiore
efficacia, nei riguardi della disciplina delle acque piovane, è data
dalla presenza di boschi nel bacino stesso. Tanto più efficace è la
loro presenza, purché in condizioni normali di densità, governa-
ti con turni piuttosto lunghi e non sottoposti troppo di frequen-
te alla raccolta di foglie e di erba. Forte di queste considerazioni,
il Borghetti si dedicò allo studio sistematico dei bacini montani
della Lessinia ricadenti sotto la giurisdizione della Sottoispezio-
ne di Tregnago.
Particolare riguardo e cure dedicò all’alta valle di Illasi che pre-
sentava i maggiori problemi di dissesto idrogeologico. In que-
st’area, con una lunga serie di opere idrauliche per l’imbriglia-
mento delle acque torrentizie e con vasti rimboschimenti delle
pendici franose, continuò l’opera intrapresa da qualche anno dai
1 Il Regio Istituto Forestale di Vallombrosa, seguendo l’esempio di altri stati europei che già da
vari anni avevano istituito simili scuole, venne inaugurato nell’agosto del 1869 ed ebbe come
suo primo direttore il grande ecologo e selvicoltore Adolfo di Berenger.
2 A quella data esistevano infatti la Sottoispezione o Distretto Forestale di Tregnago con giuri-
sdizione su tutta la Lessinia e gran parte dei comuni pedemontani della sinistra Adige fino alla
valle d’Alpone compresa Verona. La Sottoispezione o Distretto di Caprino Veronese invece,
retta per molti anni dal sottoispettore Vittorio Pellegrini, aveva giurisdizione sul Monte Baldo
veronese e sui comuni pedemontani della destra Adige fino al lago di Garda. L’Ispezione di
Verona, in funzione dal 1866 venne sostituita da quella di Tregnago già nel 1894.
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