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Angelo Borghetti, un grande forestale del secolo XX


                                                       sportato nel letto del torrente,
                                                       rendendolo pensile di alcuni
                                                       metri rispetto ai fondi laterali,
                                                       quando addirittura non li rico-
                                                       pre con la ghiaia trasportata”.
                                                       Per porre rimedio a questi
                                                       gravi inconvenienti il Cracco,
                                                       rifacendosi anche a studi di
                                                                           3
                                                       Giacomo Torricelli , progettò
                                                       una serie di briglie trasversa-
                                                       li da realizzare nell’alveo
      La valle di Rivolto (foto d’epoca)
                                                       principale e negli affluenti
                  Rivolto e Fraselle, allo scopo di diminuire la velocità dell’acqua
                  e, di conseguenza, il trasporto di materiale solido. Egli ritenne
                                                                    3
                  sufficiente realizzare 8 grandi briglie, da 500 m ciascuna, nell’a-
                  sta principale e nel tratto tra Badia Calavena e Giazza; 34 nel
                                                              3
                  vajo Revolto e 22 nel vajo Fraselle, di m 270 ciascuna. Il costo
                  totale di queste opere fu calcolato in Lire 175.268, somma enor-
                  me per quei tempi. Contemporaneamente però il Cracco racco-
                  mandava, rifacendosi sempre al Torricelli, di provvedere al rim-
                  boschimento delle pendici montane del bacino idrografico allo
                  scopo di rallentare il deflusso delle acque piovane verso valle.
                  Per il finanziamento delle opere, il progettista, stante la sua sfi-
                  ducia nell’aiuto del governo, escogitò una non ben definita
                  società per azioni formata dai frontisti delle due sponde del pro-
                  gno da Illasi al confine con Selva di Progno, poiché erano quelli
                  che ne avrebbero tratto i maggiori vantaggi.
                  Il progetto non fu realizzato, probabilmente per la difficoltà di
                  reperire i fondi necessari e per mettere d’accordo i frontisti, però
                  dopo appena sei anni arrivò puntualmente l’alluvione del 1882
                  che ripropose il problema. Nel frattempo, precisamente nel 1877,
                  veniva promulgata la prima legge forestale nazionale che sosti-
                  tuiva le varie leggi degli Stati preunitari.
                  Questa legge ebbe il merito di prendere in serio esame il problema
                  della tutela, dal punto di vista idrogeologico, della montagna. Per
                  raggiungere questi scopi prevedeva la costituzione di organismi

                  3 Giacomo Torricelli (1856-1950) - Ingegnere e prof. di idraulica nelle scuole di applicazione per
                    gli ingegneri di Bologna e Padova dove realizzò un laboratorio sperimentale di idraulica.


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