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Certificazione dei crediti di carbonio e settore forestale


            nando spese di transazione e di allocazione. All’estero citiamo
            Carbon Neutral - www.carbonneutral.com, Carbon Planet -
            www.carbonplanet.com, CTrade www.ctrade.org.
            Negli Stati Uniti (per il fatto che non hanno ratificato il Protocol-
            lo di Kyoto) si sono sviluppati degli schemi volontari più artico-
            lati e complessi, per certi versi accostabili ai meccanismi previsti
            dal Protocollo di Kyoto, che prevedono, tra le varie azioni, anche
            progetti di compensazione nel settore forestale. La Chicago Car-
            bon Exchange Ccx - www.chicagoclimatex.com, è una di queste
            e rappresenta il secondo mercato di scambio di quote di Carbo-
            nio al mondo (il più grande mercato al mondo è quello generato
            dalla Germania) (fonte Ccx).
            La Chicago Climate Futures Exchange (CCFE) è affiliata alla
            Borsa Climatica di Chicago (Chicago Climate Exchange, CCX),
            società statunitense che nel 2003 ha lanciato la sua piattaforma di
            contrattazione su contratti standard e compensati su quote di
            emissione e altri prodotti ambientali e che nel 2005 ha creato
            un’altra borsa climatica, quella europea (European Climate
            Exchange, ECX), che oggi è la più importante realtà coinvolta nel
            sistema di scambio delle emissioni gestito dall’Unione Europea.
            Come ultima sintesi quindi gli strumenti di mercato per il seque-
            stro e l’assorbimento del carbonio di origine agricolo-forestale
            sono così distinguibili:
            • Clean Development Mechanism (Cdm) e Joint Implementa-
               tion (Ji), previsti dal Protocollo di Kyoto;
            • schemi privati per lo scambio di crediti di Carbonio (ad es.
               Chicago Climate Exchange);
            • iniziative volontarie di compensazione delle emissioni adot-
               tate dal settore privato o da altri settori (es. “Impatto zero” di
               Lifegate o l’iniziativa “AzzeroCO ”).
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            Conclusioni

            In conclusione, le opportunità derivanti dalla vendita di crediti
            di Carbonio per il mondo agricolo e forestale privato italiano esi-
            stono, ma solo per il mercato “volontario”; per questo tipo di
            mercato è importante conoscere il fatto che per vendere i crediti
            di Carbonio è necessario applicare uno schema di valutazione


                                                            SILVÆ - Anno VI n. 13 - 219
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