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Certificazione dei crediti di carbonio e settore forestale


            50 MWh e, con la Legge Finanziaria 2008, a 1 MWh).
            Ugualmente non esiste relazione tra la certificazione dei crediti
            di Carbonio e la certificazione dei sistemi di gestione ambienta-
            le, cioè la UNI EN ISO 14001.
            Per quanto riguarda la certificazione forestale (PEFC e FSC) esiste
            qualche collegamento, anche se in maniera indiretta. Alcuni pro-
            getti compensativi nel Nord America (come la CCX Managed Fore-
            st Carbon Project, schema privato di commercio di crediti di Car-
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            bonio più grande al mondo) impiegano la gestione forestale come
            attività utile ai fini dell’assorbimento dell’anidride carbonica, com-
            prendendo quindi i trattamenti selvicolturali, i diradamenti e i tagli
            d’utilizzazione, considerando la porzione netta di carbonio seque-
            strato dall’accrescimento di porzioni di foreste registrate e verifica-
            te. In tali progetti, ma anche in progetti volontari in ambito REDD
            (Reduction of Emission from Deforestation or forest Degradation) o
            semplicemente in ambito di scambi bilaterali, le certificazioni fore-
            stali secondo gli standard FSC o PEFC sono utilizzate dai parteci-
            panti al progetto, a garanzia per gli investitori, per dimostrare la
            sostenibilità degli impatti ambientali e sociali degli interventi di
            forestazione o di gestione forestale. Per quanto riguarda il futuro in
            Italia, è comunque ipotizzabile che nell’ambito del Registro Nazio-
            nale dei Serbatoi di Carbonio, per garantire l’efficacia dell’assorbi-
            mento di carbonio di tali aree e ai fini della validazione del dato, tali
            schemi di certificazione di gestione forestale sostenibile vengano
            inseriti come requisiti integrativi o supplementari di base.

            Opportunità per il mondo agricolo-forestale?

            Le opportunità di vedere riconosciuto economicamente il ruolo
            del settore agricolo e forestale nell’assorbimento della CO esi-
                                                                           2
            stono o meno a seconda del livello considerato.

            4 Il mercato globale volontario comprende le transazioni che avvengono tramite il Chicago Cli-
               mate Exchange (Ccx) e quelle over-the counter (Otc), ovvero non quotate in borsa. Altre inizia-
               tive analoghe esistono in Australia e in alcuni Stati degli Usa. I crediti di carbonio nel mercato
               degli interventi volontari Otc sono chiamati Verified Emission Reductions (Ver), ognuno dei
               quali corrispondente a 1 tCO eq. Il mercato dei Ver è cresciuto da un valore di circa 4 milioni
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               di Ver commercializzate nel 2004 a circa 100 milioni nel 2007. In base al rapporto State of the
               Voluntary Carbon Markets 2008 (Hamilton et al., 2008), la crescita degli scambi ha interessato
               negli ultimi anni soprattutto i paesi asiatici, gli Usa, l’Australia e la Nuova Zelanda.Nel mese di
               dicembre 2008, il Ccx ha scambiato 19.757 contratti di Carbon Financial Instrument (cfi), per
               quasi 2 MtCO eq, i cui prezzi sono variati da 1,40 and 1,65 Us$ (http://www.chicagoclima-
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               tex.com/docs/publications/CCX_carbonmkt_V5_i12_dec2008.pdf).
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