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Certificazione dei crediti di carbonio e settore forestale


               l’ETS devono essere certificate secondo schemi e metodologie
               ben precisi dettati dalla Direttiva stessa e gestite per il tramite
               del Registro Nazionale delle Emissioni, lo strumento ufficiale
               che l’Italia avrebbe dovuto aver reso operativo dal 1 Gennaio
               2008. Una parte importante del Registro Nazionale delle Emis-
               sioni riguarda il Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio
               Agro-Forestale, Registro che dovrebbe gestire e certificare i
               flussi degli assorbimenti netti derivanti dalle attività di Uso e
               Cambio d’Uso del Territorio, nonché attività Selvicolturali (in
               inglese Lulucf). È da precisare che, al momento, i crediti deri-
               vanti dalle attività agro-forestali non sono spendibili all’interno
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               del sistema ETS dell’Unione Europea .
            • La certificazione di riduzione delle emissioni di gas serra dai
               progetti dei meccanismi flessibili Cdm e Ji: è già disponibile sul
               mercato e richiedibile ad Organismi di Certificazione accreditati
                                                                            3
               per tale scopo (ad esempio in Italia CSQA, DNV, SGS, TUV) .
            In tale contesto la certificazione è un atto con il quale un ente accre-
            ditato (chiamato Designated Operational Entity) assicura che un pro-
            getto, sviluppato secondo predefinite modalità e in precisi ambiti,
            durante un periodo di tempo specificato ha generato le riduzioni di
            emissioni o gli assorbimenti di gas serra previste e verificate. Il ritor-
            no di un investimento in un progetto CDM (Clean Development
            Mechanism) con Paesi in Via di Sviluppo o JI (Joint Implementation)
            con Paesi dell’Annex 1 (tra cui anche i Paesi con economia in tran-
            sizione) è rappresentato rispettivamente dai “Certified Emissions
            Reduction” (CER) e dalle “Emission Reduction Units” (ERU) che i


            2 La Commissione Europea dopo aver valutato la possibilità di consentire l’uso di crediti deri-
               vanti da alcuni tipi di progetti LULUCF, è giunta alla conclusione che così facendo verrebbe
               compromessa l’integrità ambientale del sistema Ets comunitario per varie ragioni:
               a) i progetti LULUCF non garantiscono la permanenza degli stock di carbonio, essendo per
                 loro natura temporanee e reversibili;
               b) l’inclusione dei progetti LULUCF nel sistema ETS richiederebbe un livello di monitorag-
                 gio e comunicazione di qualità comparabile al monitoraggio e alla comunicazione delle
                 emissioni prodotte dagli impianti che attualmente rientrano nel sistema;
               c) la semplicità, trasparenza e prevedibilità del sistema sarebbero notevolmente ridotte;
               d) la magnitudine dei potenziali crediti generati da attività LULUCF che entrerebbero nel sistema
                 di scambio potrebbe compromettere il funzionamento del mercato del carbonio, a meno di non
                 limitarne il ruolo (ma in tal caso i possibili benefici di questi crediti sarebbero marginali).
            3 L’articolo 11a della direttiva “Linking” (Direttiva 2004/101/CE) stabilisce che, nell’ambito del
               sistema comunitario di scambio delle quote di emissione di CO , gli Stati Membri possono auto-
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               rizzare gli operatori ad utilizzare CERs e ERUs per adempiere all’obbligo annuale di restituzio-
               ne delle quote. L’Italia si è avvalsa di tale possibilità. Nel caso di progetti idroelettrici con capa-
               cità di generazione superiori a 20 MW la direttiva prevede che in fase di approvazione del pro-
               getto, sia verificato il rispetto dei principi stabiliti dalla World Commission on Dams (Report
               “Dams and Development – A New Framework for Decision-Making”, November 2000).
                                                            SILVÆ - Anno VI n. 13 - 213
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