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Certificazione dei crediti di carbonio e settore forestale


                  de mercato di crediti a livello globale, costituito da quello euro-
                  peo, si è concentrato solamente sulla CO anche perché più facil-
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                  mente monitorabile e quantitativamente più rilevante, anche se
                  dal 2013 le categorie di gas serra assoggettate al nuovo Schema
                  di commercio delle emissioni gassose dell’UE (cioè l’Emission
                  Trading System - ETS) saranno anche il N O (derivante da alcu-
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                  ni processi di produzione di acidi dell’industria chimica) e i PFC
                  (coinvolti nella produzione di alluminio primario).
                  Il protocollo di Kyoto ha previsto la possibilità per i paesi indu-
                  strializzati di utilizzare il settore agro-forestale per raggiungere
                  gli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra (attraverso
                  le attività classificate come LULUCF - Land-Use, Land-Use
                  Change and Forestry).
                  Attualmente esiste anche un prezzo ufficiale di listino per le
                  quote di emissione scambiabili di una tonnellata di anidride car-
                  bonica, fluttuante come i prezzi di qualsiasi altro bene quotato in
                  borsa (per fare un esempio delle fluttuazioni mensili e annuali
                  del valore sul mercato ETS in Europa di una tonnellata di CO il
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                  1 marzo 2008 era di 20,60 €/t CO e il 31 marzo 2008 era di 22,23
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                  €/t CO ; il 31 marzo 2010 era invece di 13,01 €/t CO – dati rile-
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                  vati nel sito www.pointcarbon.com che dimostrano l’alta flut-
                  tuazione dei valori in borsa) e dipende dal mercato secondo la
                  domanda e l’offerta (negli USA le quotazioni sul mercato volon-
                  tario regolamentato – mercato diverso dal mercato obbligatorio
                  sopra citato - oscillano molto, da 0,4 a 20 US$/t CO secondo i
                                                                          2
                  vari periodi e i vari broker). In questo contesto tutte le soluzioni
                  in grado di minimizzare i costi per limitare le emissioni climal-
                  teranti considerate dal Protocollo di Kyoto sono destinate ad
                  avere sempre più spazio e a tale scopo sono state create delle
                  procedure per la loro contabilizzazione a favore sia degli Stati
                  sia delle Imprese.
                  L’obiettivo dei meccanismi flessibili introdotti dal Protocollo di
                  Kyoto (Et, Ji e Cdm – spiegati in tab. 1) è duplice: da un lato di
                  facilitare le politiche dei paesi industrializzati (Paesi elencati nel-
                  l’Annesso I della Convenzione e nell’Annesso B del Protocollo)
                  nel ridurre le emissioni nette di gas serra, dall’altro di coinvol-
                  gere i Paesi in via di sviluppo (non-Annex I) negli impegni glo-
                  bali di riduzione (per esempio, ospitando progetti di migliore



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