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Dietro il fuoco e dietro il gesto piromanico


                  Per quanto riguarda il fenomeno piromania, osservando il com-
                  plesso iter psichiatrico che ha poi condotto al termine piromania
                  ed alla sua relativa classificazione, si nota che il gesto piromani-
                  co è stato più volte studiato e rivalutato, tanto da essere consi-
                  derato una vera e propria malattia mentale, oppure una sempli-
                  ce manifestazione sintomatica. Abbiamo già detto che ora tale
                  comportamento è stato inserito nel DSM-IV (il Manuale diagno-
                  stico e statistico dei disturbi mentali), nei disturbi del controllo
                  degli impulsi non classificati altrove e ciò sta a dimostrare la dif-
                  ficoltà oggettiva di classificazione.
                  Ciò ha costituito un ulteriore incentivo ad utilizzare per questo
                  lavoro di tesi un taglio interpretativo di tipo esperienziale, atto
                  ad ottenere un sistema complesso e dunque il più completo pos-
                  sibile sul “fenomeno” piromane e piromania, fornendo così un
                  contributo innovativo all’indagine.
                  Il taglio interpretativo di tipo esperienzale, in base alla psicologia
                  dinamica ed analitica, (Freud, Jung, Bachelard, Neumann e Hill-
                  man, ecc.) intende come oggetto di studio della psicologia gli aspet-
                  ti dell’immaginario che, a loro volta, fanno l’esperienza personale e
                  quindi questa, seppur di origine soggettiva, diventa così oggettiva.

                  Il profilo del piromane: una nuova prospettiva di lettura del
                  fenomeno piromania


                  Quindi, si è ritenuto opportuno scrivere degli aspetti del piro-
                  mane, delle loro sensazioni ed emozioni come esseri umani e
                  come soggetti “colpiti” dalla patologia mentale.
                  Per quanto riguarda i due soggetti intervistati, partendo da un
                  punto di vista prettamente specialistico, chiunque legga le parti
                  delle interviste riportate e le spiegazioni degli stessi intervistati
                  sul loro stato psichico, si può rendere conto che si è di fronte a
                  due soggetti aventi una struttura psichica molto poco sviluppa-
                  ta e strutturata nella patologia.
                  Queste caratteristiche permettono di poter ipotizzare che i due
                  individui possano essere affetti da schizofrenia o comunque pos-
                  sano presentare tratti di personalità schizoidi o borderline.
                  Jung definisce la schizofrenia come quella malattia mentale nota
                  particolarmente per l’individualità e l’originalità dei suoi pro-



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