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Le foreste tra controllo pubblico e gestione privata


            ricerca e lo sviluppo. D’altra parte né i cittadini né lo Stato
            potrebbero essere disposti a sviluppare consistenti investimenti
            specifici nelle foreste, sia per una mancanza di incentivi (nel caso
            dei cittadini), sia per un ridotto ammontare di risorse finanziarie
            (come nel caso dei burocrati e/o organi parastatali).
            In tale ottica emerge il concetto di privatizzazione inteso come
            valido strumento per la modernizzazione. Questa operazione
            nasce inizialmente per il bisogno di rendere la società più aper-
            ta, i suoi operatori più liberi dall’interferenza governativa e
            generalmente più responsabili e sensibili ad incentivi e penalità
            sulla base di responsabilità individuali.
            L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU, 1995) pone tra gli
            obiettivi della privatizzazione l’efficienza economica quale forza
            promotrice del mercato aperto e della competizione; un bilan-
            ciamento tra il settore pubblico e privato; la riduzione del debi-
            to; un innalzamento dell’efficienza del settore coinvolto; lo sti-
            molo della domanda (cioè gli investimenti). Questa nuova enfa-
            si sulla privatizzazione potrebbe essere stata generata dalla con-
            sapevolezza della fine dell’illusione che il governo, in qualità di
            titolare dei diritti residui, avrebbe potuto essere la chiave per
            risolvere i cosiddetti fallimenti di mercato.


            Impatto della privatizzazione sul governo e sulla governance


            Per poter comprendere appieno il possibile ruolo della privatiz-
            zazione nel campo della silvicoltura, non ci si deve limitare ad
            osservare unicamente il puro trasferimento di diritti da un sog-
            getto pubblico ad uno privato. Nel 1987, due illustri economisti
            americani (Sappington e Stiglitz) enunciarono un teorema, deno-
            minato teorema fondamentale della privatizzazione, che in brevissi-
            mo tempo è divenuto il capostipite di un filone di pensiero inno-
            vativo sui rapporti tra proprietà pubblica e privata. Contraria-
            mente a quanto la teoria economica tradizionale affermava, defi-
            nendo la proprietà come privata e il cambiamento di regime
            costituito dall’attenuazione del controllo privato a favore del-
            l’autorità pubblica, essi considerano l’ipotesi opposta di passag-
            gio dal pubblico al privato, interrogandosi sulle condizioni in cui
            la delega delle decisioni di produzione ad un’impresa privata è


                                                            SILVÆ - Anno VI n. 13 - 181
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