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Le foreste tra controllo pubblico e gestione privata
genera anche dubbi ed obiezioni. Questi tendono a variare in
funzione delle circostanze storiche, locazione geografica e tipo-
logia di foreste coinvolte. Uno dei principali interrogativi origi-
nati dalla mancanza di una chiara evidenza riguardante la diffe-
renza delle performance della stessa risorsa dopo essere stata
privatizzata rispetto al suo precedente di risorsa pubblica. Dal
punto di vista dell’economia politica, ulteriori perplessità sono
connesse alla natura pubblica delle foreste come risorsa natura-
le e come asset capace di produrre beni pubblici quali attrazioni
e servizi ambientali.
Se un governo sia disposto a confinare il suo ruolo a quello del
controllo e coordinamento (sufficiente ad assicurare che gli inte-
ressi pubblici nell’organizzazione delle foreste siano rappresenta-
ti e protetti) nonostante il pieno controllo e uso delle risorse spet-
tino interamente al settore privato, è ancora argomento dibattuto
e di non semplice soluzione. In particolare, se il governo debba
mantenere i diritti residuali di controllo e permettere alla pro-
prietà privata di operare attraverso contratti di durata limitata,
rimane una questione ancora non completamente risolta.
Molti dubbi sono stati espressi riguardo la questione di privatiz-
zare un’attività integrata, quale la gestione e lo sfruttamento delle
foreste, che è caratterizzata da bassi ritorni e lunghi periodi di
gestazione. Riguardo le foreste naturali, in particolare, gli ambien-
talisti sono soliti esprimere forte avversione nel concedere al set-
tore privato qualsiasi uso e diritto sulle foreste tranne che quello
di circolazione sotto stretta supervisione. Il fatto che la privatizza-
zione possa essere benefica, solamente nel caso in cui sia capace di
coinvolgere tutti i segmenti verticalmente integrati, è un elemen-
to cruciale enfatizzato dai suoi sostenitori. Tale contrapposizione
fa emergere un dilemma per la privatizzazione delle foreste natu-
rali, cioè una parziale privatizzazione potrebbe apparire accetta-
bile agli ambientalisti, ma al tempo stesso potrebbe non esserlo
per coloro i quali sostengono il settore privato quale veicolo per
una maggiore efficienza economica.
Un altro possibile costo nel privatizzare le foreste naturali sembra
essere quello dell’esclusione delle persone povere che dimorano
nella vicinanza della foresta, la cui sopravvivenza è dipesa da una
serie di prodotti derivanti direttamente dalle risorse proprie delle
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