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Dietro il fuoco e dietro il gesto piromanico
Dai rapporti investigativi redatti fino al 2006, aventi natura
analoga ad un’intervista strutturata, provvisti anche di una
scheda epidemiologica atta a verificare la presenza o meno di
una matrice psicopatologica, sono emersi circa 25 casi aventi
una matrice psicopatologica, in prevalenza uomini, tranne che
in due occasioni, nelle quali gli autori degli incendi boschivi
sono state donne; comunque in tutti, o almeno in parte, si
riscontrano analogie con le anamnesi familiari e personali
descritte nella trattazione del disturbo di piromania nel DSM-
IV-TR (il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi menta-
li): storie familiari di violenza o alcoolismo, infanzie difficili,
spesso lo stesso autore dell’incendio risulta essere dipendente
da sostanze stupefacenti o da alcool, con difficoltà di socializ-
zazione o con problemi ricadenti nella sfera sessuale, etc.
Di questi 25 casi è stata effettuata una selezione fino ad arrivare
a 11 casi ritenuti interessanti, cioè definibili come “presunti piro-
mani”, essenzialmente basandosi su ipotesi psicologiche nascen-
ti dall’osservazione indiretta, cioè cercando di “immaginare” e
di entrare in empatia con le dinamiche psichiche di tali individui
attraverso un’attenta lettura della documentazione di carattere
investigativo-processuale.
Inoltre il carattere relativo dell’attendibilità delle tesi ipotizzate
aumenta se si tiene presente il lungo iter psichiatrico che ha poi
condotto al termine piromania ed alla sua relativa classificazione.
In effetti anche da ciò ci si rende conto delle oggettive difficoltà
che si incontrano dinanzi a tale fenomeno. Senza ripercorrere
passo passo il percorso che ha portato dall’iniziale monomania
incendiaria alla parola piromania, l’importante è affermare che
nel campo psichiatrico, è stato più volte e da diversi soggetti stu-
diato e rivalutato il gesto piromanico, tanto da essere considerato
una vera e propria malattia mentale, oppure una semplice mani-
festazione sintomatica. Ripresa poi dalla psicoanalisi è stata anno-
verata tra i disturbi psichici. Quindi non vi è una chiarezza asso-
luta né sulla sua eziopatogenesi, né sulla sua eziologia.
Infatti tale comportamento è stato inserito nel DSM-IV-TR, nei
disturbi del controllo degli impulsi non classificati altrove e ciò sta
a dimostrare la difficoltà oggettiva di classificazione. Per la psi-
chiatria, la caratteristica principale nella piromania è l’incapacità di
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