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Le foreste tra controllo pubblico e gestione privata
socialmente desiderabile. Concordando con la logica del teore-
ma, il problema della separazione della proprietà dall’impresa,
caratteristico delle organizzazioni di produzione capitaliste, per-
siste nel caso di proprietà pubblica. È possibile privatizzare pre-
servando gli interessi pubblici nella produzione di beni e servi-
zi, ma utilizzando allo stesso tempo l’impresa privata come lo
strumento più efficiente di azione in un’economia di mercato. Il
teorema fa emergere la tematica dei trattamenti espliciti di rego-
le governative alternative sottolineando ancora l’importanza di
un adeguato ambiente regolatore capace di supportare le politi-
che di privatizzazione. Le “buone regole”, in altre parole, sono le
caratteristiche chiavi di istituzioni adeguate e un essenziale
ingrediente per le organizzazioni efficienti. La gestione delle
foreste, in particolare, potrebbe seguire forme molto differenti e
potrebbe essere associata a differenti regimi proprietari e accor-
di istituzionali. All’interno di queste forme differenti, nelle fore-
ste, come in tutte le imprese, il sistema di regole esplicite e impli-
cite che governano le varie componenti dell’attività stabilisce il
bilanciamento del potere tra i possessori dei diritti che l’attività
genera, gli stakeholder appunto. Possiamo perciò affermare che
un ambiente regolamentato è caratterizzato da un valido set di
regole (buona governance) quando queste eliminano, o comun-
que riducono, i costi di agenzia e i costi di transazione. Tentativi
razionali per ridurre i costi di agenzia sono dati dal monitoring o
dall’introduzione di incentivi (commitment). Nel caso delle foreste,
ad esempio, i funzionari che controllano quotidianamente le
operazioni sono agenti del governo, che è il titolare stesso dei
diritti residui. Meccanismi di commitment sono stati implementa-
ti nei paesi sviluppati. L’esperienza nei paesi in via di sviluppo
rimane, invece, piuttosto limitata sebbene sia i meccanismi di
controllo che di conferimento siano stati estensivamente speri-
mentati. Sotto questi accordi le imprese private, nel gestire le
risorse legate alle foreste sono selezionate sulla base di contratti
contenenti specifici investimenti designati per riconciliare inte-
ressi pubblici e privati. Un interessantissimo nuovo framework
istituzionale per la gestione delle foreste è il “Collaborative Forest
Management” (CFM), ossia un’attiva partnership per una gestio-
ne profittevole delle foreste. Il CFM è stato definito dalla World
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