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Le foreste tra controllo pubblico e gestione privata


            La cooperazione tra ciascuna delle parti coinvolte e il contributo
            al successo della privatizzazione è determinato dagli incentivi
            che la privatizzazione stessa determinerà nella fase di riorganiz-
            zazione della gestione. Nel caso specifico delle foreste, per esem-
            pio, questi diritti potrebbero coinvolgere, tra gli altri, il governo,
            le public companies detentrici delle concessioni per la commercia-
            lizzazione del legname, i lavoratori coinvolti nelle varie opera-
            zioni di mantenimento, sfruttamento e monitoraggio delle fore-
            ste, le parti private, candidate a prendere in affitto la proprietà,
            e gli utilizzatori detentori di diritti in comune con altri soggetti
            (Scandizzo 2009).

            Sulla proprietà delle risorse naturali


            Nel caso delle risorse naturali, la questione della proprietà e dei
            diritti proprietari assume una connotazione particolare in quan-
            to queste risorse sono “fornite direttamente dalla natura” e, almeno
            originariamente, possono essere immaginate come un patrimo-
            nio comune dei cittadini di un determinato territorio. Questo
            spiega il motivo per il quale le risorse naturali siano state dele-
            gate ad uso comune e perché, allo stesso tempo, prima i sovrani
            e poi gli Stati abbiano affermato il carattere pubblico dei beni in
            questione. Come conseguenza di questa originale attribuzione,
            rimane estremamente difficile tracciare un legittimo ed esclusivo
            diritto sulla risorsa naturale che sappia ben discernere i limiti di
            uso e proprietà tra pubblico e privato. La molteplicità delle
            richieste di concessione rendono ogni redistribuzione dei diritti
            estremamente difficile da disegnare e implementare. Perciò,
            prima di privatizzare una risorsa naturale, i governi dovrebbero
            esaminare con estrema attenzione la configurazione esistente sia
            dei beni primari che di quelli secondari e sviluppare, all’interno
            di una visione più ampia possibile, una nuova gestione e asse-
            gnazione dei diritti specifici.
            Come descritto in precedenza, la proprietà delle risorse naturali
            dipende dalla proprietà di un ammontare significativo di diritti sul
            bene mentre la significatività dipende dal contesto legale e cultu-
            rale. Cinque diverse tipologie di diritti primari vengono indivi-
            duati da Schlager e Ostrom (1992) in aggiunta ai diritti residui: il


                                                            SILVÆ - Anno VI n. 13 - 177
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