Page 166 - 5-8 GALAN I bozza:orientamento I bozza
P. 166

La sabina e l’olio Dop


              Tutto questo splendore ha avuto fine quando l’Impero romano
              fu travolto dalle invasioni barbariche; è per merito dei monaci
              Benedettini dell’Abbazia di Farfa che a partire dal Medioevo fu
              ripresa la coltivazione dell’olivo e diffusa in tutto il territorio.
              Non è dunque difficile attraversare questi luoghi e scoprire
              uliveti secolari accanto a nuovi impianti che, oltre a caratteriz-
              zare fortemente il territorio e a dare forma al tipico paesaggio
              della Sabina, sono ancora oggi soggetti attivi della produzione
              di olio extravergine di oliva della regione Lazio ed espressio-
              ne di sinergia tra paesaggio e coltivazioni umane.
              L’olio della Sabina, delicato e raffinato, è dunque elemento
              significativo di questo territorio ed è celebrato sia da riviste
              specializzate sia da numerose sagre divenute mete di buongu-
              stai e amatori. L’olio extravergine di oliva può fregiarsi del
              riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta -
              Dop “Sabina” dal 1996 (Regolamento CE n. 1236/96).
              L’olio extravergine di oliva Sabina Dop ottenuto dalle varietà
              di olive Carboncella, Leccino, Raja, Frantoio, Olivastrone, Moraio-
              lo, Olivago, Salviana e Rosciola (cultivar). L’olio Dop ha un colo-
              re giallo oro dai riflessi verdi, il suo sapore è aromatico e l’aci-
              dità massima è pari allo 0,60%.
              Per produrre un olio extravergine Sabina Dop occorre seguire
              una serie di scrupolose procedure:
              - iscrizione dei terreni olivetati nell’Elenco Oliveti;
              - iscrizione degli impianti di trasformazione delle olive nel-
                l’Elenco Frantoi;
              - iscrizione dei magazzini di stoccaggio dell’olio molito, in
                attesa di certificazione, nell’Elenco magazzini di stoccaggio;
              - iscrizione dei locali nei quali viene imbottigliato l’olio,
                dopo la certificazione, nell’Elenco Confezionatori;
              - comunicazione da parte del conduttore dell’oliveto alla
                Camera di Commercio dell’inizio della campagna di raccol-
                ta delle olive e della molitura delle stesse, con indicazione
                del frantoio dove esse verranno molite;
              - verifica da parte del Comitato di Certificazione della
                conformità dell’etichetta da apporre sulla confezione;
              - rilascio alla azienda interessata, in caso di conformità del-
                l’olio ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, del


                                                            SILVÆ - Anno VI n. 13 - 169
   161   162   163   164   165   166   167   168   169   170   171