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diversi assortimenti ed applicando il relativo prezzo di macchiatico. I
                  benefici indiretti non sono commerciabili e sono senza prezzo, oltrepas-
                  sano la proprietà e possono essere goduti dall’intera collettività. Per tale
                  ragione le foreste rivestono un interesse pubblico e sono conseguente-
                  mente soggette a vincoli, ovvero a norme che ne regolamentano l’uso,
                  senza peraltro intaccare il diritto di proprietà e per tale ragione l’appo-
                  sizione del vincolo non dà diritto, nel nostro ordinamento, ad alcuna
                  forma di indennizzo, se non quando l’uso del bene è totalmente impedi-
                  to, come previsto per alcune particolari situazioni.
                     Sono note e ben conosciute le funzioni sociali del bosco, le esternalità,
                  come le chiamano gli economisti; si tratta delle funzioni: idrogeologica,
                  paesaggistica, storico-culturale, ecologica in senso ampio, non sempre
                  facilmente monetizzabili, anche se negli ultimi anni sono stati fatti tenta-
                  tivi e ricerche per quantificarle economicamente.
                     L’ecosistema forestale è di fondamentale importanza per arrestare la
                  desertificazione, l’erosione, il dilavamento del suolo; per rigenerare la
                  fertilità del terreno attraverso i lunghi processi di humificazione; per
                  produrre continuamente quell’energia biotica che l’uomo poco
                  “sapiens”, spesso, sfrutta illimitatamente; per rallentare la velocità di
                  deflusso delle acque meteoriche lungo i pendii, allungando i tempi di
                  “corrivazione” e smorzando conseguentemente le punte di massima piena
                  delle portate; per la difesa contro le valanghe ed il rotolamento dei sassi,
                  specie in montagna, e contro la furia dei venti lungo le fasce costiere, per
                  la salubrità dei luoghi, ossigenando l’aria e trattenendo le impurità vola-
                  tili e quelle disciolte nella circolazione idrica del terreno; per attenuare il
                  rumore, “inquinamento invisibile”, sempre più in agguato verso la salute
                  fisica e psichica; per l’equilibrio biologico, dinamico ed evolutivo del
                  mondo animale e vegetale, base della vita.
                     I servigi “senza prezzo” del bosco, ovvero le utilità sociali, secondo
                  Worrell, seguono un andamento, quasi parallelo, a quello del legno, del
                  quale è noto il prezzo mercantile. Per la loro valutazione si usano a
                  seconda dei casi diversi metodi quali: l’analisi costi benefici, il valore di
                  ricostruzione o di surrogazione, il costo alternativo, il costo opportu-
                  nità; come anche si monetizza il richiamo turistico stimato sulla dispo-
                  nibilità a pagare un definito prezzo d’ingresso per visitare ambiti natu-
                  ralistici.
                     Ma il bosco è in ogni caso produttore di beni a fecondità ripetuta solo
                  se viene rispettato e nella sua integrità ecosistemica, se cioè il prelievo
                  forestale e quello antropico avvengono esclusivamente su parte degli
                  incrementi legnosi (che rappresentano gli interessi) e non già sulla prov-
                  vigione equivalente al “capitale”.


                  8 - SILVÆ - Supplemento al n. 12
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