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Psicopatologia del maltrattatore


                  nentemente pragmatico-metodologico. Diremo anche qualcosa di caratte-
                  re teorico, ma solo in funzione della comprensione di aspetti del proble-
                  ma che lo richiedono.
                     Sarà interessante riportare, come introduzione, poche righe dal note-
                  vole libro di Wolfgang Sofsky, un sociologo tedesco, intitolato Il paradiso
                  della crudeltà (trad. it. Einaudi, 2006). Il capitolo si intitola: “Sull’ucci-
                  dere” (pp. 3 ss. — fig. 1).
                     «Quando le acque si furono prosciugate, i superstiti lasciarono la
                  nave. Non sappiamo che cosa videro sulla terra asciutta: carcasse di ani-
                  mali, forse, ruderi di legno, cadaveri rigonfi. Allora Noè con blocchi di
                                                         pietra costruì un altare, scelse
                                                         alcuni fra gli animali portati in
                                                         salvo e li sacrificò. E il Signore
                                                         odorò la soave fragranza del-
                                                         l’olocausto e disse in cuor suo:
                                                         “io non tornerò a maledire il
                                                         suolo per cagione dell’uomo,
                                                         perché il disegno del cuore
                                                         umano è malvagio fin dall’ ado-
                                                         lescenza” […] Poi disse a Noè:
                                                         “Siate fecondi e moltiplicatevi
                                                         e riempite la terra. Il timore di
                                                         voi e il terrore di voi sia in tutte
                                                         le fiere della terra, in tutti i
                                                         volatili del cielo […] e tutti i
                                                         pesci del mare, essi siano in
                                                         vostro potere. Ogni rettile che
                                                         ha vita sarà vostro cibo […]
                                                         Certamente del sangue vostro,
     Fig. 1 - L’Arca di Noè in un’ antica miniatura.     ossia della vita vostra, io
                                                         domanderò conto: ne doman-
                  derò conto a ogni animale; della vita dell’ uomo domanderò conto alla
                  mano dell’uomo […]”
                     «Con un inaspettato atto di rinuncia alla violenza comincia la nuova
                  era […]. Per gli animali, invece, la nuova era rappresenta un’epoca di
                  terrore. Sono abbandonati all’intelligenza e alla violenza degli uomini. La
                  pace paradisiaca fra le creature è del tutto finita. A sua discrezione l’uo-
                  mo può uccidere gli animali, senza rimorso, senza coscienza. Gli animali
                  sono esclusi dalla sua morale sin dall’ inizio. Uccidendo gli animali, cono-
                  sce la violenza priva del senso di colpa. Gli servono come vittime di sacri-
                  fici, cacciagione, animali da macello. La loro carne è il suo cibo. Il suo


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