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La banca centrale del DNA Forestale

            LA BANCA CENTRALE

            DEL DNA FORESTALE


            di Laura Armenise*, Marco Cosimo Simeone**, Silvano Landi***



            La Banca Centrale del DNA Forestale (BCD) nata per iniziativa del Dipartimento DAF
            dell’Università della Tuscia (Viterbo) e della Scuola Centrale del Corpo forestale dello
            Stato ha lo scopo di sostenere lo spirito e le raccomandazioni della Convenzione sulla
            Diversità Biologica (UNCED, 1992). L’obiettivo è quello di reperire, conservare, docu-
            mentare e valorizzare il patrimonio forestale giungendo nei prossimi anni a collezionare
            DNA di tutte le specie forestali italiane, europee, fino ad investire lo scenario mondiale.
            La BCD si distingue per essere l’unica dedicata peculiarmente alle specie forestali e per la
            sua impostazione scientifica che prevede la collezione di campioni biologici afferenti a più
            individui raccolti in aree ecologicamente omogenee, al fine di fornire la giusta rappresen-
            tatività delle risorse genetiche forestali disponibili, ponendo attenzione anche alla varia-
            bilità intraspecifica esistente.
            La realizzazione dell’erbario e la compilazione di un data base sulle caratteristiche bio-
            ecologiche, geografiche e storiche dei siti di raccolta rendono la Banca uno strumento
            scientifico completo ed avanzato, in grado di fornire utili informazioni per studi evolu-
            zionistici e tassonomici, ricoprendo un ruolo attivo in progetti di analisi genomica e filo-
            geografica. Per questi motivi la sua istituzione ha riscosso subito notevoli riconoscimenti
            a livello internazionale suscitando l’interesse del Comitato Centrale del Progetto Barco-
            ding. Le possibili implicazioni scientifico-applicative per tale metodologia sono molteplici
            e spaziano dall’identificazione di una specie a diversi stadi del suo ciclo vitale (pollini,
            semi, semenzali) o a partire da frammenti lignei e/o fossili, agli inventari tassonomici ed
            ecologici di aree e regioni, per analisi ambientali e paesaggistiche e di gestione sostenibile
            del territorio.
            In January 2007 the Department of technology, engineering and science of Forest and
            Environment (DAF) of the Tuscia University, Viterbo (Italy), in collaboration with the
            Italian National Forest Service has established the Forest Central DNA Bank. The Bank
            was purpose built to collect DNA from all Mediterranean tree species, in the framework
            of CBD Convention and Strasbourg Resolution S2. The major goal of the collection relies
            on the harvesting of DNA samples from tree populations, instead of single individuals per
            species, in order to catch a representative amount of the genetic resources existing in
            every population. In addition, biological, ecological, biogeographical and historical
            information of the material will be collected and stored.
            With the aim to facilitate taxonomic and evolutionary studies world-wide, the DNA bank
            might take an active role in various genomics, phylogeographic and biodiversity analy-
            sis projects related to forest tree species of the future. Furthermore, the genetic resour-

            *  Scuola del C.F.S. di Cittaducale, Vice Revisore. Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze dell’Ambien-
               te e delle Foreste (D.A.F.), Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, Dottoranda.
            ** Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze dell’Ambiente e delle Foreste (D.A.F.), Università degli Studi
               della Tuscia di Viterbo, Ricercatore.
            ***Università degli Studi della Tuscia, Docente di Legislazione ambientale e forestale.

                                                             SILVÆ - Anno V n. 11 - 109
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