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Cibo degli Dei e cultura degli uomini
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antiche storie archetipiche . Un ruolo fondamentale in questo perpe-
FOCUS tuarsi di ricordi lo hanno svolto l’arte e la letteratura: Giovan Battista
Vico ebbe a definire come “teologia poetica” il sistema religioso degli
antichi. Una volta che gli antichi Dei smisero di essere oggetto di vene-
razione si cristallizzarono come immagini poetiche, care a chiunque
avesse dimestichezza con le lettere e le arti figurative. Per secoli l’ari-
stocrazia europea ha decorato le proprie ville con immagini tratte dal
mondo dei miti greco-romani: ninfe, fauni, antichi eroi nell’atto di
compiere i loro gesti esemplari convivevano pacificamente con imma-
gini di Madonne e crocifissi anche nelle epoche in cui l’Inquisizione era
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più arcigna .
Quando poi, la rivoluzione francese in pochi anni carichi di entusia-
smi e di follia sembrò distruggere ogni principio certo e ogni valore
dell’ordine tradizionale europeo, furono sempre le immagini artistiche
del mito antico ad ispirare un sentimento etico agli spiriti più elevati.
Winckelmann contemplando la statua dell’Apollo del Belvedere con-
cepì il criterio della Bellezza Classica, fondata sull’armonia delle forme,
sul senso del limite e delle proporzioni: un ideale etico ancor prima che
estetico.
Un contributo al perpetuarsi delle antiche mitologie paradossalmen-
te lo portò la stessa chiesa cattolica, che pure si è affermata al termine
di uno scontro vittorioso con il paganesimo indo-europeo delle terre
d’Occidente. E non ci riferiamo solo all’opera degli amanuensi che in
epoca di grandi difficoltà materiali trasmisero il canone degli scritti pre-
cristiani, ma anche e soprattutto all’opera degli evangelizzatori cristia-
ni, consapevoli del fatto che il modo più efficace per avvicinare alla
nuova fede le popolazioni pagane dell’Europa era quello di “battezza-
re” tutta una serie di credenze e usanze arcaiche. I Dioscuri, semidei
guaritori, trasformati nei Santi Cosma e Damiano, i vari Apollo, Mith-
ra, Wotan recuperati attraverso il culto di San Michele Arcangelo – il
condottiero delle armate celesti – stanno a testimoniare questa opera di
“inclusione”. Nella loro polemica inter-confessionale i teologi prote-
stanti hanno più volte accusato l’eccessiva tolleranza verso il paganesi-
mo pratico delle popolazioni europee esercitato dalla chiesa cattolica:
secondo la critica protestante la struttura gerarchica della Chiesa di
Roma sarebbe una forma di perpetuazione dell’antico Impero e il Culto
Anno
IV
1 Cfr. M. Eliade, Miti sogni e misteri, Milano, 1976.
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2 Cfr. A. De Benoist, Come si può essere pagani, Genova 1984.
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