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Fame nel mondo e opzione OGM
ciente e razionale gestione delle pratiche e delle tecnologie colturali in
modo da aumentare le rese dei campi. Molto rilevante per gli effetti FOCUS
sulla crescita della prole è poi migliorare il livello di istruzione delle
donne, per il loro ruolo centrale di madri. Circa le nuove tecnologie da
inserire gli autori citano marginalmente gli OGM, la cui possibilità di
ottenere risultati viene riconosciuta come un elemento tra i tanti. Per
altro non trascurano di osservare che gli OGM sinora commercializza-
ti sono limitati a due soli tratti (tolleranza a un diserbante e resistenza
a insetti), di interesse per gli agricoltori dei paesi industrializzati, ma
poco utili per le popolazioni afflitte dalla piaga della fame. Questa
situazione deriva dal fatto che “il settore privato non investirà mai suf-
ficientemente per realizzare le necessarie modifiche adatte per queste
regioni [dell’Africa e dell’Asia, principalmente, - n.d.r.] che hanno una
potenzialità di mercato limitata”, e quindi poco appetibile per le multi-
nazionali. Di fronte a tale panorama poco rassicurante, Rosegrant e
Cline evidenziano la eccezionale importanza della ricerca autocentrata,
libera dagli interessi del grande business, come quella che ha condotto
alla produzione, a opera degli scienziati della West Africa Rice Deve-
lopment Association (WARDA), di un nuovo tipo di riso, più produt-
tivo e resistente, chiamato Nerica. Su questo prodotto delle biotecnolo-
gie non transgeniche è opportuno soffermarci, riportando alcuni dati
ripresi dalla letteratura scientifica. Non si tratta di un OGM perchè è
stato ottenuto senza procedure di trasferimento di singoli geni tra due
o più specie filogeneticamente lontane, ma fondendo due specie di riso,
quello originario africano, Oryza glaberrima, molto resistente e ben adat-
tato, dopo oltre tremila anni di colture, all’ambiente sub-sahariano, e
quello importato circa cinquecento anni fa dall’Asia, Oryza sativa, molto
più debole, ma assai produttivo. Il risultato è stato eccellente in quanto
il Nerica ha dimostrato di produrre il 50% in più senza fertilizzanti e
oltre il 200% usando i fertilizzanti, raggiunge la maturità dai 30 ai 50
giorni prima, resiste agli stress presenti nell’area sub-sahariana, e infine
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ha un più alto contenuto di proteine (2%) . Già anni addietro lo scri-
vente osservava: “Da più parti si sostiene che gli OGM possano con-
tribuire a risolvere il problema della fame nel mondo. Si ritiene infatti
che non ci sia sufficiente cibo per alimentare la popolazione mondiale Anno
22 Dingkuhn M., Jones M.P., Johnson D.E. and Sow A, 1998 - Growth and yield potential of Oryza sativa IV
and O.glaberrima upland rice cultivars and their interspecific progenies, Field Crops Research, 57: pp. 57-69. -
Vedi anche il sito dell’Africa Rice Center: www.warda.org/ n.
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