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CURIOSITÀ AMBIENTALI
bili, a qualsiasi utente. Ed ecco che innumerevoli società no profit hanno
colto l’occasione per monitorare determinati fenomeni ambientali. Un KML
in particolare è stato programmato per tracciare a livello globale tutti i punti
colpiti da deforestazione. Un’utilissima applicazione che ha permesso final-
mente di vedere e capire davvero un fenomeno che sottrae al pianeta “un’a-
rea grande quanto un campo di calcio ogni due secondi”. Svariate iniziative
sono state ispirate da questa possibilità di controllo a distanza, tra cui si inse-
risce anche l’ONU, che proprio con Google Maps, ha avviato il programma
“Clean Up The World” per collegare, mostrare al mondo e quindi incentiva-
re iniziative locali di salvaguardia ambientale.
Non è finita qui. Dopo l’esplorazione della terra (con Earth o Maps) e
quella del cielo (con Sky), l’azienda si sta occupando anche del mare.
Per salvaguardare le aree marine è in fase di sviluppo un progetto che
molto probabilmente ci permetterà di visitare dal salotto di casa gli abissi e i
fondali marini. Google avrebbe messo insieme un gruppo di esperti oceano-
grafici per creare una mappa oceanografica tridimensionale. Per adesso non
si sa molto altro oltre al fatto che il nome in codice dell’operazione è “Goo-
gle Ocean”. La nuova funzione dovrebbe permettere di visitare il mondo
subacqueo, ottenere informazioni su flora e fauna e andare alla ricerca di luo-
ghi particolarmente interessanti. Se andrà in porto, il progetto sarà di grande
aiuto anche per gli studiosi. Il progetto rappresenta un’importante sfida poi-
ché la difficoltà di mappare il mare è ben maggiore di quella di scattare una
foto dal satellite verso la Terra, o da terra verso il cielo.
Anno
IV
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n.
10
286 SILVÆ