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Le vespe: un caso di sociogiologia culturalmente mediato



            composizione della società contemporanea. La teoria delle reti o
            network analysis, elaborata dalla c.d. Scuola antropologica di Manchester,
            individua un nuovo modello sistemico di interazione sociale.
               L’analisi delle reti costituisce un utile contributo sul piano dei meto-
            di empirici ai fini dell’individuazione di una serie di condizioni struttu-
            rali presenti nei contesti specifici dell’agire sociale. Il presupposto di
            fondo delle teorie di rete, che riprendono elementi dello strutturalismo,
            è che la struttura generale del sistema è il risultato dell’insieme delle
            strutture di interazione tra i diversi soggetti sociali. Le qualificazioni di
            questi ultimi sono costituite dalla posizione che occupano all’interno
            della rete di relazioni e non da caratteri indipendenti da tali relazioni. Le
            strutture dei ruoli e le posizioni nelle reti di scambio costituiscono per-
            tanto il contesto delle possibilità concrete di scambio che si offrono gli
            individui e, di conseguenza, forniscono anche la base della spiegazione
            dei comportamenti. In questo senso le teorie di rete sono orientate alla
            individuazione e descrizione delle costellazioni dei modelli concreti di
            interrelazioni, costellazioni in base alle quali gli attori sociali possono
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            effettuare determinate scelte o ne trovano precluse altre .
               In una prospettiva ultronea la network analysis estromette dal lin-
            guaggio corrente il concetto di struttura tradizionalmente inteso surro-
            gandolo con l’idea di connettività. Le strutture includono e racchiudo-
            no, trattengono, mantengono, limitano, contengono. Le reti sono fles-
            sibili e mutue, operano solo interinalmente attraverso un interscambio
            di connessione e disconnessione.
               Le reti nascono nel corso dell’azione, si mantengono vive solo nel
            presente e per il tramite di una successione di atti comunicativi.
               Diversamente dai gruppi o da qualsiasi altro tipo di organizzazione
            sociale, le reti sono appannaggio del singolo individuo. L’individuo è il
            perno su cui poggia la rete, snodo e fulcro dalla interconnessione, ele-
            mento permanente e irremovibile: unico suo creatore, proprietario e
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            gestore .
               Le relazioni istituite e sorrette da connettività di rete si avvicinano
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            all’ideale della relazione pura , ai legami sottili, facilmente tranciabili,
            incerti nella durata, privi del fardello della fedeltà eterna o delle pro-
            messe di impegni a lungo termine. Le reti offrono al proprietario/gesto-    Anno


            20 F. Crespi, Il pensiero sociologico, Il Mulino, 2006.                     IV
            21 Z. Bauman, Homo consumens, Ed. Laterza, 2007.                            -
            22 A. Giddens, Sociologia, Il Mulino, 1996.                                 n.

                                                                                        10
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