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Le vespe: un caso di sociogiologia culturalmente mediato



               guaglianza ricondotta nell’alveo di un più criptico e critico diritto al
               riconoscimento, la riemergenza dell’idea di disuguaglianza quale natu-
               rale condizione degli esseri umani, sono alcuni degli issues politici che si
               intende destinare ad altra diacronica discussione.
                  Ma andiamo con ordine.
                  Alla lettura del prezioso contributo la percezione di trovarsi di fron-
               te ad uno studio di sociobiologia è forte: biologia e sociologia si incon-
               trano inter et intra le righe del piccolo Laterza.
                  Quella sociobiologica è una prospettiva relativamente attuale anco-
               rata alle dottrine di C. Darwin e H. Spencer. Per il suo più noto espo-
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               nente, l’americano E.O. Wilson , la sociobiologia è lo studio siste-
               matico delle basi biologiche di tutte le forme di comportamento socia-
               le in tutte le specie di organismi, compreso l’uomo. Aggressività, com-
               portamento sessuale, interazioni, rapporti parentali o semplicemente di
               parentela, rapporti di genere, etc…, sono tutti argomenti cari alla
               sociobiologia ma sui quali l’arena scientifica tende a dividersi.
                  Lo stretto parallelismo instaurato tra comportamenti umani e com-
               portamento animale conduce spesso i sociobiologi a perder di vista le
               qualità distintive della specie umana rispetto a quella animale.
                  Gli autori che simpatizzano per le risultanze della sociobiologia
               sono per lo più biologi (che poco sanno di scienze sociali).
                  Sociologi e antropologi tendono in grande maggioranza ad essere
               scettici circa le affermazioni della sociobiologia.
                  Al di là delle polemiche che di frequente riesce a sollevare, la sociobio-
               logia si afferma più per ciò che rivela sulla vita degli animali che per quan-
               to dimostra a proposito del comportamento umano. E infatti i biosocio-
               logi sono riusciti a dimostrare che alcune specie animali sono molto più
               socievoli di quanto si ritenesse in precedenza e che i gruppi animali hanno
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               una considerevole influenza sul comportamento dei loro membri .
                  Le idee dei sociobiologi sulla vita sociale dell’uomo sono, per quanto
               suggestive, troppo spesso congetturali. I detrattori recriminano che non
               esiste nessuna prova a dimostrazione della fondatezza di queste tesi.
                  In buona sostanza nessuno può negare la presenza di una base bio-
               logica al comportamento sociale ma, deve riconoscersi che, tale iposta-
               si biologica non compare mai allo stato puro. La sociobiologia tende a

         Anno
               11 (n.d.r.) Si ricordi tra le sue opere Sociobiology: the new synthesis, 1975, Harward University Press, 25th
         IV
                 Anniversary Edition, 2000.
         -
               12 F. Crespi, Il pensiero sociologico, Il Mulino, 2006.
         n.
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        258    SILVÆ
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