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Le vespe: un caso di sociogiologia culturalmente mediato



               Panama. Una riflessione tra centro e periferia, maneggevole libello fuori cata-
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               logo, omaggio di Laterza , editore italiano dell’opera di Bauman, rivol-
               ta al pubblico del grande sociologo britannico di origini ebraico-polac-
               che, considerato uno dei maggiori teorici della post-modernità.
                  Felice caso di sociobiologia culturalmente mediato, le ultime osser-
               vazioni scientifiche sul comportamento delle vespe, insetti sociali per
               eccellenza, diventano, nella lezione di Bauman, un apologo perfetto a
               dare senso allo stato attuale della nostra coabitazione planetaria di esse-
               ri umani.
                  Zygmund Bauman prende a prestito da Richard Jones, in Why insects
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               gets such a buzz out of socializing (25 gennaio 2007), la ricerca di un grup-
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               po di etologi londinesi trasferitosi a Panama per studiare la vita socia-
               le delle vespe locali. Per oltre 6000 ore, con l’ausilio di evoluti segnala-
               tori elettronici, gli studiosi della Zoological Society of London monitorano
               i movimenti di 422 vespe appartenenti a 33 diverse colonie.
                  Gli esiti di questa indagine, condotta sul campo aperto, riescono ad
               incrinare una radicata e diffusa convinzione relativa alle abitudini
               degli insetti sociali (categoria che oltre alle vespe comprende api, ter-
               miti e formiche). Tanto i saperi esperti (comunità scientifica), quanto
               i saperi comuni (opinione pubblica), avevano, per anni, caldeggiato
               l’idea che la socievolezza di questi insetti fosse limitata e riservata ai
               soli membri della colonia d’origine, ipotizzando l’inconciliabilità tra
               alveare di nascita ed alveare di elezione. La ragionevole e naturale
               conseguenza di quella condivisa premessa, veniva scientificamente a
               cristallizzarsi nell’assunto (poi rivelatosi pregiudizievole) che vespe
               indigene e vespe straniere non avrebbero mai potuto coesistere all’in-
               terno della stessa colonia.
                  Nulla di più apodittico: anche gli insetti sociali confermavano la ten-
               denza a mantenere chiusi ed impermeabili i confini della comunità di
               appartenenza, conservando e rinnovando la separazione tra noi (esem-
               plari indigeni) e loro (esemplari immigrati).
                  Per estensione analogica viene applicata agli insetti sociali una cate-
               goria culturale tipicamente umana. La socievolezza limitata, di cui ven-
               gono tacciate le vespe, fotografa pedissequamente la soluzione offerta



         Anno
               1 (n.d.r.) Il pamphlet è consultabile all’indirizzo web http://laterza.fastweb.it/fiera/Bauman.pdf.
               2 (n.d.r.) In merito si visiti l’indirizzo web http://www.guardian.co.uk/g2/story/0,,1997821,00.htm.
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               3 (n.d.r.) Gli etologi sono biologi che svolgono ricerche sul campo tra gli animali piuttosto che nella
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                 situazione artificiale degli zoo e dei laboratori.
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