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Le vespe: un caso di sociogiologia culturalmente mediato



            configurare se stessa come autonoma rispetto al mondo culturale,
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            sociale, politico, economico . Rectius, il comportamento biologicamen-
            te fondato, va inteso sempre come mediato culturalmente.
               È peraltro la mancata capacità di cogliere la specificità storica delle
            società umane la critica più corrosiva rivolta alla moderna sociobiolo-
            gia. La variabile storica rimane troppo spesso esclusa dal discorso dei
            sociobiologi. L’a-storicità della sociobiologia contribuisce ad alimentar-
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            ne una visione precipuamente idealistica .
               L’uomo è ovviamente condizionato biologicamente ma le società
            umane si specificano storicamente in modi che non sono direttamente
            determinati dall’essere biologico dell’uomo: ogni condizionamento
            biologico appare mediato socialmente, non è mai immediato. Le strut-
            ture sociali che condizionano l’azione dell’uomo hanno sempre - repeti-
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            ta iuvant - origine storica .
               Anche gli interpreti più favorevoli alla sociobiologia affermano che i
            geni non causano direttamente alcun comportamento; secondo L. Gal-
            lino l’influenza dei geni sul comportamento è fuor di dubbio, ma il pro-
                                                                               16
            blema rimane stabilire quali geni influenzano quali comportamenti .
               Leitmotif del pensiero baumaniano è il concetto di modernità liqui-
            da (declinato recentemente anche in amore, vita e paura liquida). “Una
            vita è felice quando tutto è transitorio”, esordisce il sociologo, ponendo
            all’incipit del suo intervento torinese l’accettazione della precarietà e del-
            l’incertezza come paradigma della felicità. La società liquida emergente
            non riconosce alcun punto fermo, costringe l’individuo ad una naviga-
            zione a vista, privata di ormeggi sicuri, lo conduce a solcare un mare
            viscoso di cui egli, sempre più smarrito, non riesce a scorgere i fondali,
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            rendendo la sua esistenza, di esperienza in esperienza, più angosciosa .
               Rimandando ogni ulteriore approfondimento all’opera integrale del
            maestro, va comunque rilevato che la modernità liquida pone causa sui
            la questione dei traffici umani, dei flussi migratori continui e globa-
                                                                              18
            li. Qualsiasi territorio del pianeta è ormai di fatto defrontierizzato . In

            13 (n.d.r.) Si osservi che lo stesso Wilson quando cerca di indicare qualche conseguenza delle deter-
               minanti biologiche nel concreto comportamento umano è costretto ad usare il condizionale: il suo
               programma di ricerca sociobiologico si arresta, non può andare oltre l’ipotetico.  Anno
            14 A. Izzo, Storia del pensiero sociologico, Il Mulino, 2003.
            15 Ibidem.
            16 L. Gallino, Oltre il gene egoista, in AA.VV., Sociobiologia e natura umana, Einaudi, 1980.  IV
            17 Z. Bauman, La modernità liquida, Ed. Laterza, 2003.                      -
            18 Z. Bauman, Le vespe di Panama. Una riflessione fra centro periferia, Ed. Laterza, 2007.  n.

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