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I rischi per gli operatori addetti allo spegnimento degli incendi boschivi
La combustione della cellulosa e della lignina che avviene durante un
incendio boschivo rilascia in ambiente aperto anche monossido di car-
bonio (CO), seppure in quantità trascurabili, la cui pericolosità, anche
in concentrazioni estremamente basse, non deve comunque essere tra-
scurata in caso di prolungate esposizioni. Infatti, mentre l’ossigeno che
viene inspirato si lega con l’emoglobina presente nel sangue per for-
mare ossiemoglobina, che garantisce l’ossigenazione dei tessuti, in par-
ticolare del cervello e del cuore, il monossido di carbonio, quando
viene inspirato, ha la capacità di legarsi all’emoglobina con un’affinità
molto maggiore rispetto all’ossigeno, formando la carbossiemoglobina.
Quest’ultima è un composto fisiologicamente inattivo; il risultato è
quello di impedire la formazione di ossiemoglobina e quindi l’ossige-
nazione di cuore e cervello.
La lenta intossicazione da monossido di carbonio si manifesta con
sintomi nervosi e respiratori. Quando la sua concentrazione nell’aria è
pari a 12÷31 p.p.m. (parti per milione), si può arrivare ad una concen-
trazione del 2÷5% di carbossiemoglobina nel sangue, e si manifestano
i primi sintomi di intossicazione, con disturbi psicomotori, aumento
delle pulsazioni cardiache e della frequenza respiratoria. L’esposizione
prolungata al monossido di carbonio comporta inoltre l’aggravamento
delle malattie cardiovascolari ed un peggioramento delle condizioni cir-
colatorie.
Tra i prodotti della combustione rilasciati durante un incendio
boschivo sono presenti anche fumi e ceneri. I fumi sono formati da
vapori condensati e da piccolissime particelle solide costituite da catra-
me, carbonio ed altri residui incombusti. Quando si condensa il vapo-
re acqueo rilasciato dalla combustione si formano i fumi bianchi, men-
tre le particelle solide, costituiti da residui incombusti e ceneri, forma-
no i fumi neri.
I fumi accompagnano sempre la combustione diminuendo la visibi-
lità, rendendo quindi estremamente difficoltose le operazioni di spe-
gnimento, inoltre possono generare panico e disorientamento negli
operatori. Il fumo ha anche un effetto irritante per le mucose degli
occhi e per le vie respiratorie.
Le reazioni di combustione che avvengono durante un incendio Anno
boschivo producono anche grandi quantità di calore per irraggiamento
e convezione. I gas caldi di combustione possono causare shock ter- IV
mico, disidratazione dei tessuti, difficoltà o blocco della respirazione, -
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