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Il riciclaggio del denaro di provenienza illecita connesso alla gestione dei rifiuti ferrosi
offrono, al di fuori dei controlli internazionali, tali materiali di cui è dubbia sia l’o-
rigine che l’effettiva disponibilità.
Questi personaggi entrano spesso in contatto con trafficanti inseriti ai margini
del mondo degli affari leciti che non disdegnano, all’occasione, di trafficare materia-
li che sembrano offrire facili guadagni.”
Casi di fusione accidentale di sorgenti radioattive indebitamente
contenute nei rottami metallici si sono effettivamente verificati a livel-
lo internazionale fin dagli anni ottanta. In Italia i primi episodi si sono
registrati a partire dal 1990. Il primo caso italiano ufficialmente dichia-
rato risale al 1988 e riguarda la fusione di rottami metallici contenenti
Co60, seguito dagli altri nel 1989 (Sr90), nel 1991 (due casi, Cs137 e
Am241), nel 1993 (Cs137), nel 1995 (Cs137), per arrivare all’incidente
verificatosi nel 1997 presso lo stabilimento Alfa Acciai di Brescia quan-
do la fusione di sorgenti di Cobalto 60 e di Cesio 137 di alta attività ha
gravemente danneggiato l’azienda.
Vulnerabilità del sistema di gestione dei “rottami ferrosi”:
alcuni casi concreti
L’esclusione della gestione dei rottami metallici dal sistema degli
adempimenti previsto dal Decreto Legislativo 22/97 prima e dal
Decreto Legislativo 152/2006, ha di fatto determinato l’impossibilità di
tracciare i movimenti dei rottami ferrosi dal momento in cui gli opera-
tori del settore, intermediari, trasportatori e le stesse acciaierie, sono
stati “sollevati” dagli obblighi e dai divieti previsti dalle norme sulla
gestione del ciclo dei rifiuti.
Si fa in particolare riferimento agli obblighi di iscrizione all’albo
nazionale gestori ambientali (art. 212 Decreto Legislativo 152/06), agli
obblighi connessi al trasporto dei rifiuti procedimentalizzato dal siste-
ma dei formulari di trasporto e connesse sanzioni (art. 193 Decreto
Legislativo 152/06), agli obblighi di tenuta dei registri di carico e scari-
co che i soggetti operanti in modo professionale nella gestione dei
rifiuti (art. 190 Decreto Legislativo 152/06), ivi compresi gli interme-
diari, sono obbligati ad osservare comunque finalizzati alla ricostruzio-
ne dei movimenti di rifiuti.
All’attualità, dunque, le movimentazioni dei rottami metallici e fer- Anno
rosi in particolare, vengono trattate sulla base di semplici attestazioni di
conformità a complesse specifiche tecniche, alla stregua di quanto IV
avviene per un normale prodotto industriale, a dispetto del principio di -
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