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Lo scioglimento dei ghiacci polari
Pochi adesso sono così incoscienti da dichiarare che il cambiamento cli-
matico causato dall’uomo non stia avvenendo, ma questi pochi non per-
dono occasione per rendersi ridicoli in pubblico, come dimostrano le
dichiarazioni dell’ex ambientalista David Bellamy. Scrivendo sul Daily
Mail, Bellamy sostiene che «il legame tra la fusione del combustibile fos-
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sile e il riscaldamento globale è un mito» .
La maggior parte di coloro i quali insistono nell’immobilismo ha però
smesso di negare la scienza, e ora cerca invece di dire che il cambiamen-
to climatico sta, sì, avvenendo, ma che non è un grosso problema. Il loro
campione è lo statistico danese Bjorn Lomborg, che in più di un’occa-
sione ha dichiarato di aver calcolato che il riscaldamento globale causerà
5 milioni di miliardi di dollari di danni, e per attenuarli ne servirebbero
solo 4. I soldi, a suo dire, potrebbero essere spesi meglio altrove.
L’idea che si possa attribuire ai costi sostenuti per il riscaldamento
globale un’unica cifra importante è grottesca. Il cambiamento climati-
co non è un processo lineare, i cui probabili impatti possono essere
sommati come le spese per una gita al mare tutto compreso. Anche
quei risultati che possiamo prevedere sono impossibili da quantificare
in termini di costo. Adesso, per esempio, sappiamo che esiste la possi-
bilità che i ghiacciai himalaiani, che alimentano il Gange, il Bramaputra,
il Mekong, il Yangtze e gli altri grandi fiumi asiatici, possano scompa-
rire nel giro di 40 anni. Se questi fiumi si prosciugassero durante la sta-
gione dell’irrigazione, allora la produzione di riso, che attualmente
sfama più di un terzo dell’umanità, collasserebbe, e il mondo andrebbe
incontro a una carestia globale. Se Lomborg crede di poter dare a ciò
un prezzo, ha passato evidentemente troppo tempo con la calcolatrice
e non abbastanza con gli esseri umani. Ma la gente spesso ascolta que-
ste assurdità perché l’alternativa sarebbe di accettare quello cui nessu-
no in cuor suo vuole credere.
C’è però chi la pensa in maniera molto diversa da Lomborg, come
l’economista britannico Sir Nicholas Stern. Nel suo Rapporto Stern
Review of the Economics of Climate Change, l’ex Chief Economist della Banca
Mondiale ha esaminato l’impatto economico dei cambiamenti climati-
ci basando la sua analisi su dati scientifici concreti e sulle pubblicazio-
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ni economiche più recenti . Anno
6 Bellamy, D., Global warming? What a load of poppycock!, in «Daily Mail», 9 luglio 2004 IV
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7 Il Rapporto Stern è visibile sul sito www.sternreview.org.uk. n.
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