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Lo scioglimento dei ghiacci polari



               dell’Università del Colorado per la ricerca nelle scienze ambientali
               che raccoglie informazioni e riferimenti di supporto alla ricerca sui
               poli e sulla criosfera, ci confermano che lo scorso anno si è stabi-
               lito il nuovo record di regressione dei ghiacci dell’Artico, che ha
               superato del 20 per cento il precedente primato del 2005. In due
               anni l’immacolata distesa ha perso una superficie pari a oltre tre
               volte l’Italia. Il minimo storico assoluto si è registrato il 16 settem-
               bre, quando l’estensione media della banchisa polare artica si è sco-
               stata di 2,7 milioni di chilometri quadrati dai valori ottimali. Nel
               fatidico giorno la coltre bianca copriva appena 4,13 milioni di chi-
               lometri, contro i 5,32 dello stesso periodo del 2005. Si tratta della
               minor superficie ghiacciata da quando vengono effettuate le rileva-
               zioni via satellite (1979) ed è ragionevole supporre che sia tra i
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               minimi assoluti degli ultimi 2.000 anni . Una situazione di massima
               allerta ambientale, certificata dai dati rilevati dal satellite Envisat
               dell’Agenzia spaziale europea, che evidenziano come a questo
               ritmo di fusione la banchisa estiva potrebbe scomparire entro il
               2020. Vale a dire assai prima di quanto previsto dai modelli clima-
               tici.
                  Tra le cause, secondo gli esperti, potrebbero esserci le temperature
               estive più elevate legate al cambiamento climatico, ma anche una forte
               accelerazione della deriva dei ghiacci, che abbandonano l’Oceano Arti-
               co attraverso lo stretto di Fram, tra la Groenlandia e l’arcipelago delle
               Svalbard. Motore della deriva sono i venti, che sembrano modificarsi a
               causa di cambiamenti nella distribuzione dei campi di alta e bassa pres-
               sione nelle regioni artiche.
                  Trasformazioni radicali che avranno conseguenze su una delle più
               belle e maestose specie animali, quella degli orsi bianchi. I circa 25mila
               esemplari che popolano l’immensa regione, privati della banchisa che
               costituisce il loro territorio naturale di caccia, potrebbero essere ridot-
               ti a un terzo del numero attuale. Stando a un rapporto della US Geo-
               logical Survey di Anchorage, i plantigradi sparirebbero dall’Alaska e
               sopravvivrebbero, solo in alcune aree dell’arcipelago artico canadese e
               della Groenlandia orientale, dove il ghiaccio permane anche in estati
               molto calde.

         Anno
               1 In termini percentuali è venuto a mancare quasi il 40 per cento del pack (lo strato di ghiaccio mari-
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                 no derivato dallo sgretolamento della banchisa) con un conseguente surplus energetico da parte del
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                 mare di circa 16.200 gigawatt.
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