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Lo scioglimento dei ghiacci polari



               La conferma del fenomeno giunge da una recente ricerca condotta
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            da un’équipe di biologi statunitensi e canadesi . Lo studio ha rilevato
            che la sopravvivenza degli orsi polari nella Baia di Hudson, in Canada,
            è minacciata dallo scioglimento precoce dei ghiacci in primavera, che
            ne provoca la morte per stenti o annegamento. Da sempre, il ghiaccio
            ricopre la vasta insenatura dell’Oceano Atlantico per otto mesi l’anno,
            ma oggi si scioglie tre settimane prima rispetto a 30 anni fa. Dal 1984,
            gli studiosi hanno dotato gli orsi di trasmettitori e tatuaggi per poterli
            riconoscere e fare una stima di quanti riuscissero a sopravvivere. Da
            allora sono diminuiti di più del 20 per cento e l’ultimo studio ha messo
            in luce che gli esemplari ad essere maggiormente colpiti sono i più gio-
            vani e i più anziani. In più, per ogni settimana di anticipo dello sciogli-
            mento del ghiaccio, la sopravvivenza di questi animali diminuisce fino
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            al 5 per cento .
               Già nel 1999, prima che gli orsi polari iniziassero a diminuire, i bio-
            logi canadesi si dicevano preoccupati per la loro perdita di peso. Essi
            previdero che, se l’estate nell’Artico fosse arrivata prima del tempo, gli
            animali avrebbero dovuto lottare per sopravvivere. Per i più grandi pre-
            datori terrestri il ghiaccio è infatti vitale poiché costituisce una piat-
            taforma sulla quale cacciare il loro sostentamento primario: le foche
            dagli anelli e le foche barbate. Se non si nutrono abbastanza, gli orsi svi-
            luppano meno riserve di grasso per sopravvivere durante la più lunga
            stagione estiva. Senza dimenticare che, diminuendo di peso, le femmi-
            ne perdono la capacità di allattare, portando una maggiore mortalità tra
            i cuccioli. Oltre al resto, la diminuzione dei ghiacci e la conseguente
            riduzione delle prede sembra aver spinto i maschi più forti a cibarsi per
            sopravvivere dell’unico cibo disponibile sul ghiaccio: altri orsi. Tra i
            plantigradi che vivono in Alaska, nella zona meridionale vicina al mare
            di Beaufort, i biologi americani hanno osservato numerosi casi di can-
            nibalismo.
               Gli scienziati, oltre ad aver provato con il loro studio il legame tra lo
            scioglimento del ghiaccio dovuto ai cambiamenti climatici e la morte
            degli orsi bianchi, hanno anche dimostrato che gli effetti di questo
            mutamento sono già evidenti. E disastrosi. E non ci sono in gioco solo


            2 Cfr. Amstrup, S., Lunn, N., Regehr, E., Stirling, I., Effects of Earlier Sea Ice Breakup on Survival  Anno
               and Population Size of Polar Bears in Western Hudson Bay, in «Journal of Wildlife Management»,  IV
               vol. 71, issue 8, novembre 2007
            3 Gli Stati Uniti stanno considerando di inserire l’orso polare nella “Endangered Species Act”, legge  -
               che protegge gli animali in pericolo di estinzione, e una decisione a riguardo è attesa per quest’anno.  n.

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