Page 115 - orientamento I bozza
P. 115

Lo scioglimento dei ghiacci polari



               i magnifici esemplari bianchi: rischiano anche i caribù, i lemming, i lupi
               e i quattro milioni di esseri umani che vivono nelle regioni artiche. Le
               popolazioni indigene, infatti, avranno maggiore difficoltà a cacciare, e
               perfino a pescare (attività che è tra le loro maggiori fonti di sostenta-
               mento). Per non parlare del fatto che la maggiore esposizione ai raggi
               ultravioletti, legata al fenomeno climatico in corso, aumenta i rischi di
               cancro.
                  Lo stravolgimento epocale che sta interessando la regione artica
               provocherà anche piccoli benefici: ad esempio, l’accesso alle strade e ai
               depositi di petrolio e gas presenti sul territorio, diventerà più facile.
               Questi aspetti positivi sono però insignificanti, rispetto ai grandi scon-
               volgimenti in negativo, che minacceranno la flora e la fauna. Basti pen-
               sare all’allarme lanciato da due glaciologi dell’Università di Bristol,
               Johathan Bamber e Anthony Payne, i quali ventilano la possibilità che
               il generale surriscaldamento provocherà un analogo fenomeno nel
               mare: tanto che il ghiaccio intorno al Polo Nord potrebbe addirittura
               scomparire, entro la fine di questo secolo.
                  Si tratta di uno scenario davvero allarmante che interessa tutta l’uma-
               nità: infatti il surriscaldamento globale non provoca gravi conseguenze
               solo al Polo Nord, ma anche nel resto del globo, sempre più colpito da
               avvenimenti atmosferici estremi come uragani, inondazioni e ondate di
                                                                     4
               calore che nella nostra epoca sono sempre più violenti . E come ha sot-
               tolineato l’Intergovernmental Panel on Climate Change (Comitato inter-
               governativo sul mutamento climatico, Ipcc), un organismo formato nel
               1988 da due apparati dell’Onu, ovvero l’Organizzazione meteorologica
               mondiale e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, il riscalda-
               mento globale in atto è da imputare in termini decisivi al comportamen-
               to dell’uomo. Eppure la maggior parte dei nostri simili sembra far finta
               di nulla e come gli struzzi nasconde la testa nella sabbia. Il risultato di
               tutto ciò è che l’innalzamento massimo della temperatura prospettato
               proprio dall’Ipcc nel 2001 potrebbe essere gravemente sottostimato. In
               questo secolo potremmo assistere ad un aumento massimo di calore di
                                                   5
               10 o 12 gradi invece che di 5,8 gradi . E come ogni disastro incomben-
               te che si rispetti, ciò ha dato vita a una prolissa industria di smentite.



         Anno
               4 Secondo le ultime rilevazioni degli scienziati del Cooperative Institute for research in Environmen-
                 tal Sciences la diminuzione della banchisa sembrerebbe modificare il regime delle piogge nell’Eu-
         IV
                 ropa occidentale, con effetti pesanti su agricoltura e viticoltura.
         -
               5 Pierce, F., Harbingers of doom?, in «New Scientist» vol. 183 issue 2457, 24 luglio 2004
         n.
         10
        118    SILVÆ
   110   111   112   113   114   115   116   117   118   119   120