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Sicurezza alimentare: approvvigionamento e sostenibilità delle produzioni vegetali



               sono alcuni punti che potrebbero aiutare a mantenere e/o incrementa-
        FOCUS re la fertilità.
                  - Disponibilità idrica. È veramente cruciale, ed è forse il fattore più
               limitante per la produzione futura. Già oggi la disponibilità di acqua
               per l’agricoltura è per molte aree problematica, e la concorrenza con il
               consumo civile e industriale è molto forte. Questo vale non solo per la
               fascia critica che dalla Cina attraverso l’India, il Pakistan, il Medio
               Oriente arriva al Nord Africa, ma anche nei Paesi sviluppati come gli
               Stati Uniti e l’Europa, soprattutto l’Europa del sud e tra questi l’Italia.
               Nuove tecnologie per la dissalazione, riduzione dell’inquinamento dei
               corsi d’acqua, metodologie avanzate per l’irrigazione, aumento dell’ef-
               ficienza di uso idrico delle colture (nuovi genotipi, sistemi colturali più
               efficienti) possono aiutare.
                  A questo non roseo scenario, si aggiunge la forte probabilità che i
               già registrati aumenti nelle calamità naturali (fenomeni di siccità, sali-
               nizzazione, allagamenti e dilavamenti dei suoli), la comparsa di parassi-
               ti animali e vegetali, con aumentata virulenza, tutti aspetti di un
               ambiente che cambia, potranno, in futuro, condizionare la produttività
               e qualità dei prodotti alimentari di intere aree geografiche del pianeta.
                  In questo generale contesto è comunque imperativo aumentare la
               produzione primaria (vegetale e animale) in modo sostenibile, ovvero-
               sia salvaguardando, per le generazioni future, le risorse ambientali e
               genetiche. È in altre parole necessaria l’adozione di una permanente
               rivoluzione verde che in questa fase deve considerare il bilancio
               input/output delle coltivazioni in modo olistico e non solo con un otti-
               ca di produzione e mercato.
                  Va da sè, che se non si troveranno soluzione adeguate, le economie
               più fragili e più esposte rischiano di essere ancor più compromesse, e
               conseguentemente il numero di persone sottoalimentate rischia, di
               aumentare considerevolmente, con tutte le conseguenti implicazioni
               socio-politiche connesse.
                  È indispensabile la presa d’atto e la consapevolezza critica della
               situazione non solo a livello politico, ma anche a livello di singolo cit-
               tadino per comportamenti volti al risparmio ambientale, energetico e
               ad un uso attento e consapevole dei prodotti alimentari. Il che implica,
               almeno per le popolazioni dei Paesi sviluppati, l’adozione di program-
         Anno
               mi di educazione alimentare volti alla riduzione significativa del consu-
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               mo di proteine animali. Accanto a queste azioni, ci si aspetta anche, e
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