Page 196 - 0848_boiardi_interno.qxp
P. 196

La sicurezza ambientale in ambito urbano e l’attività del Corpo Forestale dello Stato


            carenza di spazi verdi, in sostanza in presenza di forti carenze di vivibili-
            tà, scelgono di trasferirsi nelle frange suburbane e periurbane, sempre più
            estese e sempre maggiormente collegate. Queste espansioni avvengono a
            scapito delle terre agricole, soprattutto di pianura.
               La realtà urbana non è solo un contesto territoriale-ambientale, ma
            anche e soprattutto un bacino di risorse vitali: in tale contesto risulta evi-
            dente come in un complesso e siffatto sistema ambientale le attività
            umane vadano ad esercitare una enorme pressione sulle risorse territoria-
            li e naturali.
               Si rende necessario intraprendere al più presto tutte le più adatte misu-
            re politiche, economiche e sociali per conseguire l’obiettivo primario della
            sostenibilità.
               Dunque, nelle città si concentrano i più evidenti problemi per la sicu-
            rezza ambientale, dovuti:

               - all’aumento della densità abitativa

               - all’incremento del traffico veicolare
               - all’aumento crescente della produzione di rifiuti

               - al crescente consumo di acqua potabile

               - all’abusivismo edilizio
               Le problematiche sulla sicurezza ambientale sono strettamente correla-
            te alle varie forme di inquinamento atmosferico, acustico; al consumo di
            energia; alla disponibilità di verde urbano, oltre, come detto, alla produzio-
            ne di rifiuti e al relativo smaltimento, all’uso dell’acqua, all’elettromagneti-
            smo che ha generato e genera spesso allarme sociale.


            Il verde urbano ed il paesaggio
               Nel corso degli ultimi decenni l’urbanistica si è sempre più interessata
            del verde all’interno della città, in ragione dell’espandersi di quest’ultima
            nelle aree agricole. Con la Legge Urbanistica del 1942 si hanno i primi
            strumenti di pianificazione con i quali identificare anche le “aree destina-
            te a formare spazi di uso pubblico” e con i Piani Regolatori ed i
       A
            Regolamenti Comunali si può programmare l’organizzazione del territo-
       n
       n
            rio urbano, ponendo attenzione a classificare e tutelare i grandi parchi
            urbani, i giardini ed i parchi di quartiere, i viali alberati, le aree verdi attrez-
       oI-n
       .1
      200 SILVÆ
   191   192   193   194   195   196   197   198   199   200   201