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La sicurezza ambientale in ambito urbano e l’attività del Corpo Forestale dello Stato
Il senso della sicurezza ambientale, per l’enorme importanza che rive-
ste, deve essere largamente percepito dalle persone e questo sentimento è
figlio naturale e diretto di una società rispettosa delle regole che lei stessa
si è data, dove ciascuno deve mantenere le proprie specifiche responsabi-
lità.
I cittadini percepiscono la sicurezza ambientale, che è sicurezza socia-
le, che è benessere, che è tutela della salute, quando c’è uno sviluppo eco-
compatibile ordinato, rispettoso delle leggi e dei regolamenti; quando l’ur-
banistica disegna la città a misura d’uomo, senza quartieri dormitorio,
senza separazione tra uomo e vita lavorativa, quando la città è equilibrata
nell’uso degli spazi, con adeguate aree adibite a verde urbano, piazze e luo-
ghi di socialità; quando non si creano situazioni urbanistiche, architettoni-
che, edilizie di abbandono e di degrado, dove poi trovano alloggio tutte le
forme di emarginazione, di piccola e grande delinquenza. La città ordina-
ta ed equilibrata nel suo tessuto abitativo e residenziale non solo è miglio-
re, ma diventa socialmente più sicura.
La città deve essere sentita propria dai suoi abitanti: i parchi vissuti e
frequentati, le vie ben illuminate, gli edifici mai abbandonati. L’abusivismo
va sempre combattuto: da quello costruttivo a quello commerciale; ed in
questo un ruolo essenziale spetta alla polizia urbana, che non può essere
destinata solo al controllo del traffico.
La popolazione nelle aree urbane si è decuplicata nel corso del secolo
scorso e nei Paesi dell’Unione Europea circa il 70% della popolazione
risiede in aree urbane concentrate sul 25% del territorio.
Le aree urbane tendono stabilmente alla crescita e di conseguenza in
esse si assiste ad una crescente amplificazione delle problematiche
ambientali.
Le vaste aree metropolitane, che sino a qualche decennio fa erano forti
poli di attrazione abitativa, stanno però mostrando segni di inversione, pur
avendo sempre elevate concentrazioni insediative: Roma, con quasi 4
milioni di abitanti, Milano e Napoli presentano i più elevati indici di resi-
denzialità.
Nelle città medio-grandi (10.000 - 50.000 abitanti) è comunque con-
centrato quasi un quarto della popolazione e v’è la tendenza all’aumento. .1
Si assiste anche alla spinta demografica verso il processo della “città oI-n
diffusa”, laddove le famiglie, a causa dei problemi di inquinamento, della n
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