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Lo schieramento strategico ottimale per le flotte aeree antincendi boschivi


            rale degli eventi-emergenze che si verificano nel raggio di competenza
            operativa della base (flusso di richieste), il numero di unità di soccorso in essa
            disponibili (canali) e la durata media locale complessiva di un intervento di
            soccorso (tempo di servizio), tramite la (2) si può calcolare il regime limite di
            saturazione del sistema di servizio ideale corrispondente. Necessariamente
            il numero effettivo di unità da schierarsi in ciascuna base dovrà essere
            maggiore di quelle cosiddette “operative” che devono essere disposte in
            prontezza, perché si dovrà tenere conto dei cicli manutentivi, dell’inciden-
            za dei guasti, nonché dell’esigenza di garantire anche altri eventuali servi-
            zi resi dal sistema nell’ordinarietà.
               La probabilità di rifiuto PP  rif  che una richiesta di soccorso non possa
            essere soddisfatta equivale alla probabilità che essa giunga quando tutti le
            n-unità disponibili nella base competente per territorio siano già tutte in
            missione per soddisfare altre richieste di soccorso giunte in precedenza (n-
            canali occupati). Dunque ciascuna base dispone di una propria ccaappaacciittàà
            r reellaattiivvaa (rapporto tra le richieste che giungono e quelle che il sistema rie-
            sce a servire in un certo lasso temporale) funzione solo del numero di
            unità operative schierate, del flusso di richieste di soccorso e del tempo
            medio di servizio.
               A partire dalla formula di Erlang (2) e noti i parametri statistici del pro-
            cesso si possono quindi calcolare i valori della capacità relativa QQ  rel  di cia-

            scuna delle basi per diversi valori di a e per un numero nn variabile di
            canali attivi, in generale diversi da base a base. Nella formula compare,
            oltre al numero nn di canali attivi, la densità ridotta a di richieste, ottenuta
            moltiplicando la densità oraria l per il tempo medio di servizio mm  Tser  :
                                              h
            tale valore può ricavarsi elaborando i dati AIB-fn essenzialmente dalla
            somma di quattro termini, che possono essere così descritti:
               i. il tempo medio locale TT  run  j  di attivazione dei soccorsi (prontezza operativa);
               ii. il doppio del tempo TT  dst  j  di percorrenza (distanza temporale) tra la base

                  di partenza ed il nodo del dominio ove si è verificato l’evento-emergenza;
               iii. una frazione ff (supposta nota) della durata media TT emg  j  degli eventi di
                  emergenza relativamente ad un certo territorio e ad un certo periodo;    .1
               iv. il tempo medio TT  chk  j   per le necessarie procedure infra-missione.
               I valori di a che descrivono i flussi di richieste per ciascuna base si pos-  oI-n
                                                                                           n
                                                                                           n
                                                                                           A
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