Page 14 - 0848_boiardi_interno.qxp
P. 14

Critica al radicalismo ecologico


            mento della generale armonia e della tutela dell’ambiente.
               Quanto sopra, come già detto, assume dei risvolti che hanno un impat-
            to notevole sulla visione della società e della politica. Ma anche e forse
            soprattutto l’aspetto filosofico ne risente, tant’è che non a torto Naess
            insiste per introdurre la nozione di ecosofia.
               Il movimento dell’“ecologia profonda” affronta tutta una serie di pro-
            blemi, dalla sfera personale all’economia, dalla politica alla filosofia. Ne
            consegue che non si può più parlare di ecologia, ma si ha un passaggio
            attraverso l’ecofilosofia, alla cosiddetta ecosofia. Ma cos’è l’ecosofia? Senza
            dubbio è una Weltanschauung. Una visione del mondo. Naess, al riguardo, è
            chiarissimo: «Il punto essenziale è che bisogna trascendere l’ecologia
            come scienza, e ricercare la saggezza attraverso la disciplina nota come
            ecofilosofia, con l’obiettivo di elaborare un’ecosofia, ovvero una visione glo-
            bale ispirata in parte dalla scienza dell’ecologia e dalle attività del movi-
            mento dell’“ecologia profonda”. Un movimento sociale non è scientifico,
            pertanto il suo agire comunicativo deve essere permeato di affermazioni
            di valore e priorità di valore (norme, regole, imperativi) (...)».
               Si ha un netto passaggio dalla scienza alla politica, in termini molto
            concreti, ma nel contempo e, forse, in modo più deciso, con l’ecosofia s’in-
            tendono delineare i valori ontologici, quelli etici per finire a quelli norma-
            tivi. C’è ben di più di un’ecologia che si occupa di politica magari con l’in-
            genuità un po’ naïf del pacifismo e della fratellanza universale. Dietro l’
            “ecologia profonda” c’è una scelta per la quale ogni dominio non può che
            esserne informato (messo in forma).
               Pertanto il passaggio dall’ecologia all’ecosofia può essere così riassunto.
            Premesso che l’ecologia prevede un approccio ed una metodologia che
            può essere espressa col pensiero “tutto dipende da tutto”, viene traslato
            questo approccio alla filosofia. L’umanità è posta all’interno della natura e
            quella collocazione viene spiegata con processi relazionali. Lo studio dei
            problemi comuni all’ecologia e alla filosofia è chiamato ecofilosofia. Con
            l’ecosofia si fa un ulteriore passo avanti. Infatti le condizioni di vita dell’eco-
            sfera rappresentano l’ispirazione di una visione globale di tipo filosofico:
            tutte le azioni dell’individuo, in questo mare magnum relazionale.
               Certo, bisogna chiarire che alla base della trasformazione dell’ecologia
       A
       n
       n
            in ecosofia, c’è una sfiducia nell’ecologia o, più esattamente, nella scienza.
            Dice Naess: «La scienza oggettiva non è in grado di guidare l’azione».
       oI-n
       .1
       18   SILVÆ
   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19