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Critica al radicalismo ecologico


            dell’immagine del campo totale e relazionale». Il mondo viene concepito
            come un reticolo e lungo i nodi di questo reticolo si trovano gli organi-
            smi, che pertanto esistono come relazioni. Viene completamente rigetta-
            ta l’idea di uomini ed oggetti a prescindere dal loro contesto. Ancora.
            L’ecologia deep afferma l’egualitarismo biosferico. In via di principio, tiene
            a sottolineare Naess, poiché qualsiasi prassi “realistica” prevede qualche
            forma di uccisione, sfruttamento e soppressione. Egualitarismo biosferi-
            co vuol dire che viene riconosciuto un diritto uguale per tutti di vivere e
            realizzare i propri fini. Ma, attenzione, ciò non viene circoscritto agli esse-
            ri umani ma esteso a tutte le specie. Il che, se si riflette bene, non è cosa
            di poco conto. Si può a questo punto riportare la “piattaforma” del movi-
            mento dell’ecologia profonda che Naess elabora alla fine degli anni ’70
            con George Sessions. Si tratta delle asserzioni qui di seguito riportate:


               1.  Il fiorire della vita umana e non umana sulla Terra ha un
               valore intrinseco. Il valore delle forme di vita non umana è
               indipendente dall’utilità che queste possono avere per i limita-
               ti scopi umani.
               2. La ricchezza e la diversità delle forme di vita sono valori in
               sé e contribuiscono alla prosperità della vita umana e non
               umana sulla Terra.
               3. Gli esseri umani non hanno il diritto di ridurre questa ric-
               chezza e questa diversità, se non per soddisfare i bisogni vitali.
               4. L’attuale interferenza umana nel mondo non umano è
               eccessiva, e la situazione sta peggiorando rapidamente.
               5. Il fiorire della vita umana e delle diverse culture è compa-
               tibile con una sostanziale diminuzione della popolazione
               umana. L’esistenza stessa delle forme di vita non umane esige
               questa diminuzione.
               6. Un miglioramento significativo delle condizioni di vita
               richiede un cambiamento nelle politiche attuali. Queste politi-
               che influiscono sulle strutture economiche, tecnologiche e
               ideologiche fondamentali.
               7. Il primo cambiamento ideologico dovrebbe consistere nel-
       A
       n
       n
               l’apprezzare la qualità della vita (e quindi le situazioni che
               hanno valore intrinseco) invece di promuovere un alto tenore
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