Page 17 - Supplemento Rassegna 2017-3
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PREFAZIONE DEL GEN. C.A. TULLIO DEL SETTE


             Quaranta, si è evoluta, si è trasformata nei suoi assetti e organigrammi, con
             all’interno  gli  elementi  ispiratori  di  quell’ulteriore  radicale  cambiamento  che
             negli anni successivi porterà alla stagione del terrore.
                  Ne è triste presagio l’uccisione del Procuratore Pietro Scaglione il 5 mag-
             gio 1971. Un valente magistrato che aveva sorretto anche l’accusa contro Liggio
             nel processo per la morte di Placido Rizzotto.
                  Un fatto molto cruento, dopo un periodo di pausa rispetto alla “prima
             guerra di mafia” culminata con la strage di Ciaculli il 30 giugno 1963 dove ave-
             vano perso la vita 4 Carabinieri, tra cui il Tenente Mario Malausa, Comandante
             della Tenenza di Roccella, oltre a 2 soldati e un poliziotto artificiere.
                  La risposta dello Stato si concretizzò allora attraverso decine di arresti dei
             principali capimafia e affiliati ai mandamenti protagonisti dello scontro; pur-
             troppo una reazione per così dire istintiva, concepita come l’inevitabile e dove-
             rosa reazione di uno Stato messo alle corde dalla improvvisa virulenza di una
             mafia aliena, fino a quel momento, da azioni così eclatanti.
                  Con l’arrivo a Palermo, il Colonnello dalla Chiesa cerca, invece, di dare
             forma e sostanza a tutto un insieme di dati, informazioni, interrogatori e altro
             materiale investigativo raccolto all’epoca, producendo, come detto, quel rappor-
             to giudiziario dei “114”. Un rapporto che pone, ancora una volta, l’accento
             sull’ascesa dei corleonesi da lui ben conosciuti, individuando in Liggio l’elemen-
             to catalizzatore di una nuova mafia che si avvale di paesani rampanti tra cui
             Salvatore Riina. Gli anni successivi al 1973 videro il Generale dalla Chiesa impe-
             gnato, lo sappiamo, in una emergenza tutta particolare che coinvolse la Nazione
             dopo la ventata del ’68: prima come coordinatore degli Istituti di Sicurezza,
             Prevenzione  e  Pena  e  poi  come  ideatore  del  Nucleo  Speciale  di  Polizia
             Giudiziaria, appositamente creato dal Governo per la lotta al terrorismo.
                  Passerà dall’esperienza siciliana a un altro nemico, questa volta fortemente
             ideologizzato, che diviene estremamente pericoloso, sfruttando la sorpresa e la
             particolare e molto delicata congiuntura storico-sociale.
                  Il Generale dalla Chiesa mette in campo una filosofia operativa del tutto
             nuova, una mentalità investigativa che si è progressivamente estesa e mantenuta
             fino a permeare tuttora l’essenza stessa del Raggruppamento Operativo Speciale
             - depositario dei suoi insegnamenti - e dei Reparti investigativi dell’Arma.

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