Page 13 - Supplemento Rassegna 2017-3
P. 13

Prefazione del Gen. C.A. Tullio del Sette
             Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri


                  Parlare di Carlo Alberto dalla Chiesa qui in Sicilia, a Palermo, in questa
             caserma a lui intitolata, è bello e difficile. Su dalla Chiesa Carabiniere e del suo
             ruolo di Prefetto, è stato detto tutto o quasi.
                  Sono trascorsi poco più di 50 anni, da quando, il 1° luglio 1966, 45enne,
             nell’Arma da 24 anni e prossimo al grado di Colonnello, assunse il Comando
             della  Legione  di  Palermo,  che  all’epoca  aveva  competenza  territoriale  sulla
             Sicilia  occidentale:  sulle  province  di  Palermo,  Trapani,  Agrigento  e
             Caltanissetta.
                  Ancora le mura, i cortili, gli uffici, i corridoi trasudano della sua persona-
             lità, delle sue straordinarie doti di Comandante, profondamente amato e rispet-
             tato. Un grande Carabiniere, totalmente votato all’Arma, profondamente legato
             alla famiglia: a cominciare dalla moglie Dora, la sua Doretta, anch’ella come lui,
             figlia di un Ufficiale dei Carabinieri (il Colonnello Federico Fabbo), e ai suoi tre
             figli Rita, Nando e Simona. Lui che è stato oltreché figlio, anche padre, fratello,
             suocero e genero di Carabinieri.
                  L’Arma e la famiglia sono stati la più grande corazza della sua solidissima
             personalità, il porto sicuro cui far riferimento nei momenti belli e in quelli dif-
             ficili, in quelli di ansia e preoccupazione. Così certamente negli ultimi 100 giorni
             a Palermo, trascorsi con la giovane Emanuela Setti Carraro, sposata appena due
             mesi prima.
                  Dalla Chiesa Comandante della Legione di Palermo è una figura tutta par-
             ticolare  che  trascende  gli  stereotipi  dell’epoca,  quando  la  Legione  stava  alla
             Stazione come la Diocesi alla Parrocchia.
                  Un  Comandante  che  rompeva  gli  schemi.  È  lui,  Comandante  della
             Legione, che:
                  •  consegna  in  prima  persona,  nel  1970,  al  Procuratore  di  Palermo,
             accompagnato  dal  Capitano  Giuseppe  Russo  (Comandante  del  Nucleo
             Investigativo, poi assassinato dalla mafia al bosco della Ficuzza il 20 agosto del
             1977)  gli  esiti  degli  accertamenti  preliminari  sulla  scomparsa  del  giornalista
             Mauro De Mauro;

                                                                                       11
   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18