Page 64 - Supplemento Rassegna 2017-2
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III PANEL: LO SVILUPPO DELLA POLIZIA DI STABILITÀ
LE PROSPETTIVE EVOLUTIVE DELLO STABILITY POLICING E DELLA COOPERA-
ZIONE INTERNAZIONALE
Avvicinandomi alla conclusione, e facendo tesoro delle lezioni apprese
dalle più recenti esperienze operative, l’Arma continuerà a perseguire formule
di Training, Mentoring e Advising sempre più orientate sia ai singoli e che alle
unità organiche, a tutti i livelli ordinativi, di base, direttivo e dirigente, comprese
le principali aree funzionali dei Dicasteri che si occupano di Sicurezza.
Tale impostazione ha guidato il contributo dell’Arma alle più recenti atti-
vità di pianificazione operativa nonché l’articolazione dell’Esercitazione
dell’UE EUPST 2, incardinata su un corso di 1 settimana in tema di MMAT,
Mentoring, Monitoring, Advising e Training.
Si tratta di formule di rafforzamento che dovranno essere sempre più
affiancate da programmi Train and Equip che, accanto alla ricostruzione delle
competenze, consentano di approvvigionare equipaggiamenti e materiali nelle
more che un virtuoso meccanismo di self sufficiency, anche logistica, sia avvia-
to.
Al fine di preservarne la peculiarità e i tratti distintivi, le future esperienze
operative richiederanno una sempre maggiore specificità ed autonomia delle
attività di polizia nella gestione delle crisi, con approcci marcatamente multi
agenzia e multidimensionali, in grado di svolgere anche Military Diplomacy a
supporto delle iniziative del Ministero della Difesa e del Ministero degli Esteri.
Tali formule operative consentiranno all’Arma di continuare a giocare un
ruolo da protagonista nell’impegno per proiettare Stabilità. Un ruolo trainante,
a livello internazionale, che sarà giocato anche esplorando nuovi ambiti, quali
quelli individuabili nelle competenze esclusive e di nicchia dell’Arma.
Faccio riferimento a quelle esprimibili dai “caschi blu della cultura” (TF
U4H), perfetto esempio di iniziativa multi agenzia e di approccio multidimen-
sionale e dalle unità per la “tutela del patrimonio ambientale e agroforestale” in
operazioni, che trovano sponda nei concetti ONU e NATO di “protezione dei
civili” e negli obblighi derivanti dalle Convenzioni di Ginevra sul divieto dei
danni permanenti all’ambiente naturale.
Mi riferisco anche alla propensione istituzionale alla tutela delle identità
culturali, religiose e di genere, settore per il quale le missioni dell’Arma quali le
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