Page 61 - Supplemento Rassegna 2017-2
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GEN. D. ENZO BERNARDINI


             dell’attività  di  addestramento  dei  Carabinieri  in  favore  di  quella  polizia,  che
             ancora oggi vuole ispirarsi all’Italia e all’Arma per la sua ristrutturazione su basi
             statuali federali. Il sostegno italiano e dei carabinieri alla leadership somala, nella
             ricostituzione anche di uno Stato Maggiore di Polizia, è segno di una antica ami-
             cizia tra gli Ufficiali dell’Arma e i colleghi somali che hanno frequentato con noi
             l’Accademia militare di Modena, fino alla fine degli anni ‘80.


                  IL RUOLO DELL’HUB DI VICENZA PER LA STRATEGIA DI PROIEZIONE INTER-
             NAZIONALE DELL’ARMA
                  Alle attività operative e di cooperazione sopra richiamate, ha indubbia-
             mente contribuito la costituzione, in Vicenza, di un Polo Internazionale intera-
             mente  dedicato  allo  Stability  Policing,  ove  sono  presenti,  all’interno  della
             Caserma  Gen.  Chinotto,  il  Centro  di  Eccellenza  per  le  Polizie  di  Stabilità
             (CoESPU),  principalmente  orientato  verso  l’ONU,  il  Centro  di  Eccellenza
             NATO per le Polizie di Stabilità, il NATO SP COE, ed il Quartier Generale
             Permanente della Forza di Gendarmeria Europea, EUROGENDFOR, priori-
             tariamente dedicato alle operazioni di crises management dell’Unione Europea.
                  Il CoESPU, costituito nel 2005 a seguito del summit dei Paesi del G8 di
             Sea Island (USA), che aveva adottato il Piano d’Azione “Estendere la Capacità
             Globale per Operazioni di Supporto alla Pace”, è nato come progetto italo -
             statunitense, con l’obiettivo di incrementare le capacità delle Forza di Polizia,
             soprattutto del continente africano, di partecipare alle missioni di peacekeeping
             delle Nazioni Unite. In tale quadro, era stato previsto, entro il 2010, l’addestra-
             mento di 75.000 “peacekeepers” internazionali, il cui 10% composto da forze
             di polizia “gendarmerie-like”, specializzate ad operare in contesti di transizione,
             a supporto del processo di stabilizzazione e ricostruzione in scenari post-con-
             flitto. Al CoESPU, in particolare, era stato affidato il compito di preparare 3.000
             addestratori, destinati a formare ulteriori 4.500 unità nei rispettivi Paesi, per
             costituire  Unità  Formate  di  Polizia  dell’ONU  e  dell’Unione  Africana,  le
             “Formed Police Units” o “FPU”. Oggi, a più di dieci anni dalla sua fondazione,
             il centro rappresenta un hub dottrinale e addestrativo internazionalmente rico-
             nosciuto, in continua espansione, che ha saputo estendere la sua offerta forma-
             tiva anche a settori quali la tutela di genere e la protezione del patrimonio cul-

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