Page 56 - Supplemento Rassegna 2017-2
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III PANEL: LO SVILUPPO DELLA POLIZIA DI STABILITÀ
gne militari, quello terrestre, aereo e marittimo, stanno inducendo le autorità
militari della missione a valutare come poter valorizzare maggiormente l’intero
sforzo nel Teatro iracheno, anche con un autonomo Comando di Componente
di Polizia.
LA COOPERAZIONE BILATERALE E NELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONA-
LI COME MEZZO PER PROIETTARE STABILITÀ
Ai tradizionali impegni di natura squisitamente operativa si sono affianca-
te nel tempo, quale parte integrante della strategia per “proiettare stabilità”,
sempre più numerose iniziative di cooperazione bilaterale con finalità addestra-
tive, di assistenza tecnica e di capacity ed institution building, sviluppate sia con
missioni dedicate che attraverso la promozione o partecipazione a progetti
finanziati da Organizzazioni Internazionali.
In questo ambito rientrano le cooperazioni strutturate con i Partner di
interesse strategico della Difesa, quali gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
La vicinanza dell’Arma agli USA affonda le radici in una proficua collabo-
razione operativa, ormai più che ventennale, che vede i Carabinieri impegnati a
fianco delle Forze Armate Americane nelle MSU in Bosnia, Kosovo e Iraq, così
come nelle missioni NTM Iraq e Afghanistan, nello “US Security Coordinator
for Israel and Palestine” e, in ultimo, nella missione Inherent Resolve in Iraq.
Le strette relazioni sul piano operativo hanno nel tempo consentito di svi-
luppare anche una costante collaborazione dottrinale nel settore della polizia di
stabilità con il Dipartimento di Stato, con la cui partnership l’Arma ha costituito
nel 2004 il CoESPU, per corsi in favore di peace keepers del continente africa-
no, con il Dipartimento della Difesa, con il quale è stata raggiunta un’Intesa
Tecnica nel 2014 per il mutuo supporto e attività congiunte, e con cui è stato
finalizzato il Ministry of Defence Advisory Program MODA, per attività ed
esercitazioni per la formazione di personale statunitense da impiegare in teatro
afghano.
Allo stesso modo, con le Forze Armate del Regno Unito le relazioni
dell’Arma hanno assunto una veste strutturata, consistente nello schieramento
di un Advisor dell’Arma presso il Comando NATO inglese di Reazione Rapida
(ARCC) e il Programma “OPTAG” - OPerational Training Advisory Group –
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