Page 63 - Rassegna 4-2016
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IL DIRITTO


             UMANITARIO INTERNAZIONALE OGGI



                  CREDIBILE PROSPETTIVA IN UN’INSTABILE



                             REGIONE MEDITERRANEA?









                                                    Prof.ssa Maria Gabriella PASQUALINI
                                                    Già docente nelle Università di Perugia e Palermo.
                                                    Insegnante alla Scuola Ufficiali Carabinieri









                  Se uno storico inizia a riflettere sulla attuale applicazione del diritto inter-
             nazionale umanitario in questa regione, non può far a meno di qualche rifles-
             sione andando indietro nel tempo, prima di analizzare gli ultimissimi anni carat-
             terizzati da un sedicente Stato Islamico (IS), che presenta una innovativa pecu-
             liarità: quella di avere una struttura paramilitare, con combattenti provenienti da
             diverse parti del mondo (i foreign fighters), quasi una legione straniera di nuova
             generazione, di giovani radicalizzati, non sempre di origini extraeuropee.
                  Qualche notazione storica. Là dove ora siede la Corte Penale Internazionale,
             agli albori del XX secolo, il 29 luglio 1899, all’Aja, si riunirono, su invito della
             Regina dei Paesi Bassi 26 Capi di Stato, fra re e imperatori (compresi lo Shah di
             Persia,  il  Sultano  Ottomano  e  il  Re  del  Siam)  per  una  Convenzione
             Internazionale, convocata dello Zar di tutte le Russie, concernente la legge e gli
             usi della guerra terrestre, decidendone anche il relativo Regolamento.


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